Paesi africani: nello lo Swaziland 350.000 abitanti sopravvivono solo grazie agli aiuti umanitari del Programma Alimentare Mondiale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 aprile 2003 15:02
Paesi africani: nello lo Swaziland 350.000 abitanti sopravvivono solo grazie agli aiuti umanitari del Programma Alimentare Mondiale

E’ qui che Legambiente Grosseto sta lavorando ad un progetto di solidarietà che vuole coniugare ambiente e assistenza sociale agli orfani da Aids. Per questo a partire da oggi una delegazione dell’associazione, composta da Angelo Gentili, Michela Presta e Gianluca Macchioni, si è recata nel piccolo stato africano per definire alcuni dettagli un programma umanitario di aiuto alla popolazione di Shewula, una piccola comunità di mille famiglie di agricoltori e allevatori dissemitante lungo l’altopiano delle Montagne Lubombo.


Qui gli abitanti hanno costruito un programma di assistenza agli orfani di Aids che garantisce a tutti il diritto all’educazione, alla salute al cibo ed alla casa, senza costruire orfanatrofi. In tal modo è riuscita a prendesi cura anche degli anziani, rimasti soli ad occuparsi, con un impegno particolarmente gravoso, della cura dei piccoli.
Questa rete ha però bisogno di un sostegno finanziario ed oggi è in corso di avanzamento il progetto messo in atto da Legambiente, per fornire un concreto aiuto alle popolazioni dell’area grazie all’utilizzo di energie rinnovabili.

L’idea è quella di installare a Shewula delle turbine eoliche, che grazie alla produzione di energia pulita permetteranno di garantire l’auto-sostenibilità di lungo termine del sistema comunitario di welfare per gli orfani di Aids. In tal modo potrà sopravvivere una comunità davvero unica nel panorama dello Swaziland e si potrà dare un impegno concreto in un paese dove il fenomeno Aids sta diventando una vera e propria emergenza sociale: basta analizzare i dati, aggiaccianti, sul diffondersi nel virus in paesi come Namibia, Mozambico, Sudafrica, Zimbabwe.

L’epidemia infatti è fuori controllo in questi paesi, il numero delle persone colpite ogni anno aumenta in progressione geometrica e lo Swaziland appunto, con quasi il 40% della popolazione adulta positiva al virus hiv, rappresenta una delle situazioni più estreme.

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