E’ qui che Legambiente Grosseto sta lavorando ad un progetto di solidarietà che vuole coniugare ambiente e assistenza sociale agli orfani da Aids. Per questo a partire da oggi una delegazione dell’associazione, composta da Angelo Gentili, Michela Presta e Gianluca Macchioni, si è recata nel piccolo stato africano per definire alcuni dettagli un programma umanitario di aiuto alla popolazione di Shewula, una piccola comunità di mille famiglie di agricoltori e allevatori dissemitante lungo l’altopiano delle Montagne Lubombo.
Qui gli abitanti hanno costruito un programma di assistenza agli orfani di Aids che garantisce a tutti il diritto all’educazione, alla salute al cibo ed alla casa, senza costruire orfanatrofi. In tal modo è riuscita a prendesi cura anche degli anziani, rimasti soli ad occuparsi, con un impegno particolarmente gravoso, della cura dei piccoli.
Questa rete ha però bisogno di un sostegno finanziario ed oggi è in corso di avanzamento il progetto messo in atto da Legambiente, per fornire un concreto aiuto alle popolazioni dell’area grazie all’utilizzo di energie rinnovabili.
L’idea è quella di installare a Shewula delle turbine eoliche, che grazie alla produzione di energia pulita permetteranno di garantire l’auto-sostenibilità di lungo termine del sistema comunitario di welfare per gli orfani di Aids. In tal modo potrà sopravvivere una comunità davvero unica nel panorama dello Swaziland e si potrà dare un impegno concreto in un paese dove il fenomeno Aids sta diventando una vera e propria emergenza sociale: basta analizzare i dati, aggiaccianti, sul diffondersi nel virus in paesi come Namibia, Mozambico, Sudafrica, Zimbabwe.
L’epidemia infatti è fuori controllo in questi paesi, il numero delle persone colpite ogni anno aumenta in progressione geometrica e lo Swaziland appunto, con quasi il 40% della popolazione adulta positiva al virus hiv, rappresenta una delle situazioni più estreme.