Quale è stato il ruolo delle cooperative in Toscana? E quale sarà il loro futuro?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 aprile 2003 14:04
Quale è stato il ruolo delle cooperative in Toscana? E quale sarà il loro futuro?

Questi i temi al centro del convegno "La cooperazione tra impresa e socialità", che si svolge oggi a Firenze presso l'auditorium del Consiglio Regionale.
Il convegno, organizzato da Regione Toscana, Osservatorio regionale toscano sulla cooperazione e Unioncamere toscana, intende tracciare un bilancio sulle attività del Movimento cooperativo a quattro anni di distanza dalla Conferenza regionale sulla cooperazione del 1999, iniziativa a conclusione della quale Ë nato l'Osservatorio regionale sulla cooperazione.

L'incontro, che si propone come momento di riflessione sulle peculiarità del modello cooperativo di impresa, sulle sue specifiche vocazioni sociali e sulle recenti innovazioni introdotte dalle modifiche al diritto societario, fornisce un'importante occasione di confronto tra operatori specializzati e una occasione di valorizzazione del ruolo assunto dalle cooperative nel welfare toscano.
La cooperazione, come ha ricordato l'assessore Brenna nel suo intervento di apertura e come ribadito dal presidente di Unioncamere Pierfrancesco Pacini, costituisce una realtà importante per il sistema economico toscano: una realtà presente in quasi tutti i settori che, con oltre 3800 imprese, contribuisce per quasi il 4% sull'occupazione regionale e introduce nel sistema forme peculiari di partecipazione, legate alla natura e alle finalità delle cooperative.

E' un universo in movimento all'interno del quale si stanno affermando tendenze nuove.
L'Osservatorio sulla cooperazione nasce nell'agosto 2001 grazie a una delibera della giunta regionale e a un protocollo d'intesa fra Regione e Unioncamere. Dell'Osservatorio fanno parte, oltre a Regione e Unioncamere, anche l'Irpet e le quattro organizzazioni di categoria delle cooperative toscane (Confcooperative, LegaCoop, Agci e Unci).

INTERVENTO PIERFRANCESCO PACINI-UNIONCAMERE TOSCANA
I DATI DEL COMPARTO
Le cooperative come nuova opportunità di fare impresa: un comparto in continua fase espansiva, con notevoli potenzialità di crescita, che rappresenta un'evoluzione positiva anche in termini occupazionali, con spazi significativi per il mondo giovanile e femminile.
Di questo è convinto l'intero sistema camerale, come ha spiegato il Presidente di Unioncamere Toscana Pierfrancesco Pacini, intervenuto al convegno promosso dall'Unione regionale, in collaborazione con Regione Toscana e associazioni centrali di riferimento, nell'ambito del programma di attività dell'Osservatorio regionale sulla cooperazione.
"Le Camere di Commercio - ha sottolineato Pacini - attente ai fenomeni emergenti dell'economia ed alle ragioni di uno sviluppo equilibrato e socialmente integrato, si occupano delle cooperative nello svolgimento della propria missione istituzionale, mettendo a loro disposizione i servizi di sostegno e garantendo la partecipazione dei rappresentanti delle cooperative nei Consigli camerali".
Nel nostro Paese, alla fine del 2002, le imprese cooperative iscritte ai registri camerali che risultavano in attività erano circa 72.000 e 4.020 in Toscana, (l'1,2% sul totale delle imprese regionali) collocandosì, così, al settimo posto della graduatoria regionale, dopo Lombardia, Campania, Sicilia, Puglia, Emilia Romagna e Lazio.

Fra il 1998 ed il 2002 l'universo delle cooperative è cresciuto in Italia dell'11%, pari ad un saldo netto di oltre 7mila unità aggiuntive iscritte ai registri camerali. Anche la Toscana ha registrato numeri in aumento, passando dalle 3.722 cooperative del 1998 alle oltre 4.000 attuali e realizzando incrementi superiori in termini relativi rispetto al resto del sistema economico (+8,0% contro il +5,3%). Se si esclude il caso di Grosseto, in cui si è riscontrato un leggero ridimensionamento (-2,4%), in tutte le province toscane la dinamica è stata positiva, con tassi di crescita particolarmente elevati a Massa Carrara (+28%), Livorno (+17%) e Firenze (+12%).
Il contributo delle cooperative al sistema economico regionale si rivela tuttavia significativamente superiore sotto il profilo occupazionale (in Europa, le cooperative danno lavoro a due milioni e 300mila persone, contando su 83 milioni di soci).

Sulla base dei dati in possesso del sistema camerale, infatti, alla fine del 1998 il numero di addetti che operava in queste società era di poco inferiore alle 54.000 unità, per una quota pari al 5,1% del totale degli addetti alle imprese private toscane".
Il quadro che emerge dalla relazione di Pacini presenta, dunque, un sistema cooperativo capace di ritagliarsi uno spazio consistente all'interno della realtà imprenditoriale nazionale e regionale.
"E' un potenziale che va salvaguardato ed al quale deve essere dato modo di esprimersi pienamente rispettando la varietà e l'originalità dei soggetti che lo compongono".
"Lo stesso Presidente della Commissione europea Romano Prodi - ha ricordato Pacini - ha definito l'impresa cooperativa come uno strumento straordinario di promozione imprenditoriale e di solidarietà sociale, evidenziando come sia indispensabile creare un quadro di norme adeguate alla specifica funzione economica e sociale".
Alla pari di tutte le altre imprese, secondo il presidente di Unioncamere, anche le cooperative dovranno tuttavia saper affrontare un contesto che, oggi più che mai, è difficile ed estremamente complesso, coniugando la propria storia, la propria tradizione ed i propri specifici valori all'interno di una realtà in continua evoluzione.
"Il sistema italiano delle Camere di Commercio - ha concluso - guarda con crescente attenzione al settore della cooperazione ed all'universo del non profit, convinto che lo sviluppo dell'economia di mercato non possa eludere la dimensione del sociale".

COMITATO REGIONALE FONCOPER
Una recente novità nel settore riguarda l'istituzione del Comitato regionale Foncooper.

La Toscana Ë stata la prima regione italiana a dare seguito alle indicazioni del decreto Bassanini che ha trasferito le competenze alle Regioni. Il fondo ha avviato la sua attività concedendo finanziamenti per un importo complessivo di 2 milioni e 449 mila Euro. Del comitato toscano fanno parte i rappresentanti della Regione e delle centrali cooperative. Il suo scopo prioritario E' quello di concedere finanziamenti alle imprese che presentano domanda, secondo quanto previsto dalla legge Marcora, al Coopercredito.
Sostegno al settore La presenza trasversale nei diversi settori economici dell'impresa cooperativa si ritrova nelle varie tipologie di sostegno e di aiuto promosse dalla Regione a sostegno delle piccole e medie imprese.

Le risorse del Piano regionale di sviluppo e del Docup si integrano prevedendo contributi anche a favore delle imprese cooperative.
Nel triennio 2000-2002 hanno avuto un incremento costante i finanziamenti per agevolazioni al sistema cooperativo: da un totale di 58.000 euro nel 2000 si Ë passati a 550.000 euro nel 2001 e a 860.000 euro nel 2002.
"Nella nostra regione esistono già - sostiene l'assessore Brenna - gli strumenti per sostenere e valorizzare ulteriormente il sistema della cooperazione.

Accanto agli incentivi ricordati, un'opportunità per le imprese Ë costituita dai finanziamenti finalizzati all'ottenimento di certificazioni e, in particolare, per la certificazione di responsabilità sociale Sa 8000. Tutti elementi che si attagliano particolarmente alle finalità del mondo cooperativo e che sono in sintonia con la strada intrapresa dalla Regione di uno sviluppo sostenibile, che non punta tanto sulla quantità ma sulla qualità, non solo sul cosa e sul quanto ma anche sul come si produce".

(bc)

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