In scena le favole al Palaffari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 marzo 2003 13:39
In scena le favole al Palaffari

Il 14 e il 15 marzo al Palaffari in piazza Adua, sono di scena le favole, grazie al convegno internazionale "Si racconta. Storia e storie delle Mille e una notte" promosso dall'assessorato alla pubblica istruzione con la consulenza tecnica di Vinicio Ongini, esperto di intercultura presso il ministero dell'istruzione. L'iniziativa fa parte anche del progetto "Le chiavi della città" per contribuire, anche nei bambini, alla crescita di una coscienza e di una sensibilità multiculturale attraverso la lettura, promuovendo lo scambio di esperienze.

"Obiettivo del convegno - ha sottolineato l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri - è di approfondire tutti i significati delle Mille e una notte. Dev'essere approfondito il tema della pace, soprattutto in questi giorni difficili e inquietanti dove si vedono solo nuvole di guerra. Speriamo di vedere ancora volare i tappeti sopra Baghdad e non gli aerei portatori di morte. Ci affidiamo alla forza persuasiva di Shahrazad, fatta di cultura e di parole". Si tratta della seconda edizione del convegno "Chi vuole fiabe, chi vuole? Voci e narrazioni di qui e d'altrove" che nel mese di novembre del 2001 ottenne un ottimo successo e le premesse sono più che positive.

Molti i partecipanti da tutta Italia ma anche da altri Paesi. Sono infatti già 800 le iscrizioni pervenute alla segreteria che hanno richiesto un'ulteriore sala da 300 posti che sarà collegata con una televisione a circuito chiuso. Il Convegno rappresenta la conclusione di un lungo percorso didattico durato quasi un anno e mezzo. Un'approfondita ricerca che fa riferimento al patrimonio narrativo delle diverse culture del mondo. Fra i partecipanti al convegno, non ha potuto assicurare la sua presenza il giornalista di La Repubblica inviato a Baghdad Magdi Allam che ha spedito un saluto, un augurio e un VHS dal titolo "Il cielo sopra Baghdad".

Ma le Mille e una notte, oltre al convegno, comprendono anche altre iniziative: mostre e rassegne cinematografiche presso l'Istituto Francese in piazza Ognissanti. Importante infatti è stato il contributo offerto dall'Istituto Francese di Firenze e dal direttore Jerome Bloch. "Dopo lo scorso anno, abbiamo deciso di proporre un nuovo momento di incontro - ha commentato l'assessore Lastri - sempre parlando delle fiabe. Non si parla di educazione interculturale solo ai convegni ma anche attraverso adeguati percorsi didattici".

Numerose le scuole che si sono già prenotate per visitare le mostre che saranno inaugurate tutte venerdì sera e saranno aperte fino al 15 aprile dal lunedì al sabato. Tutte le mostre sono accessibili su prenotazione. La mostra di Nacer Khémir "I sessanta nomi dell'amore" illustra sessanta tavole di calligrafia araba che descrivono e definiscono altrettanti diversi significati della parola amore. La mostra di Joan Rundo "Shahrazad si fa bella" è una rassegna di oggetti utilizzati dai personaggi femminili dei racconti delle Mille e una notte e tuttora in uso tra i popoli del mondo arabo.

Un lungo percorso di conoscenza storica e culturale. Elena Borio Silling ha invece curato una raccolta di libri delle Mille e una notte che normalmente sono conservati e letti nella Biblioteca Globelivres di Losanna. Cento libri in quaranta diverse lingue dedicati a bambini e ragazzi e conservati in un magico baule. Alì Babà, Sinbad il marinaio, la Principessa, Aladino, il Genio ma anche Topolino e gli altri amici di Walt Disney sono solo alcuni dei personaggi che animano le fiabe. Sabato 15 marzo alle 21,30 con ingresso libero ma con prenotazione obbligatoria sarà proiettato il film di Nasser Khémer "Le collier perdu de la colombe" in lingua originale e sottotitoli in italiano.

Sarà presente anche l'autore.(mr)

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