Calcio: la Legge Spini inizia l'iter parlamentare

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 marzo 2003 10:44
Calcio: la Legge Spini inizia l'iter parlamentare

Riprende oggi l'iter alla Camera per l'approvazione della legge Spini . Il progetto, firmato da numerosi deputati, sarà esaminato dalla Commissione presieduta dall'Onorevole Ferdinando Adornato. In caso di schiacciante maggioranza anche in commissione, l'iter sarebbe velocissimo e il progetto di legge passerebbe direttamente al Senato per l'approvazione, altrimenti i tempi sarebbero leggermente più dilatati. Ricordiamo i contenuti del disegno di legge presentato come primo firmatario dall'Onorevole Valdo Spini: in caso di fallimento di un club calcistico, i tifosi avranno al garanzia che nome, colori e simboli storici della squadra non potranno finire in mano a soggetti estranei alla città della squadra stessa. Il meccanismo previsto dalla legge è questo: denominazione, simboli, colori e marchi di una squadra (non solo di calcio, naturalmente) usati da almeno 50 anni sono definiti "beni culturali in quanto testimonianza avente valore di civiltà".

In caso di fallimento o cessazione dell'attività, nome, simbolo e colore vengono automaticamente attribuiti alla Federazione sportiva di appartenenza (esempio Figc) o al Coni. Questi ultimi provvederanno a riattribuire questi beni immateriali a una società o ente o sodalizio ritenuti più idoneo a perseguire le finalità sportive e sociali già attribuite alla società originaria. E' chiaro che nel caso della Fiorentina - Florentia Viola i tempi di approvazione che avrà questa legge sono fondamentali, essendo ancora aperto tutto l'iter fallimentare della vecchia società viola e soprattutto giacendo sul tavolo del giudice il problema delle registrazioni del marchio e del logo della vecchia Fiorentina. Se l'iter andasse in porto velocemente, non ci sarebbe nessun problema di retroattività o quant'altro essendo sopraggiunta una nuova norma che libera dal giudizio su marchio e logo della AC Fiorentina, restituendoli alla Federazione Italiana Gioco Calcio, che dovrebbe a quel punto solo decidere se riattibuire al nuovo sodalizio viola ( la Florentia ) i simboli storici del calcio professionistico fiorentino. Chiudendo (almeno) questa parte della vicenda e restituendo ai tifosi viola quanto appartiene loro. (as)

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