Iraq: ad Empoli occupazione e falò sui binari contro i treni Usa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 febbraio 2003 07:33
Iraq: ad Empoli occupazione e falò sui binari contro i treni Usa

Una cinquantina di manifestanti aderenti al centro sociale'Csa Intifada' di Empoli, hanno dato vita nel pomeriggio di ieri a un presidio alla stazione di Empoli. I manifestanti si sono disposti lungo i marciapiedi. I binari della Firenze-Pisa sono stati occupati verso le 19,20. Sui binari sono stati accesi due falo', uno dei quali ha provocato un acre fumo nero.
''La preoccupazione della popolazione, per quanto sta accadendo in citta', e' legittima e' giustificata''. E' il pensiero dell' arcivescovo di Pisa e vicepresidente della Cei mons.

Alessandro Plotti sulla situazione che si sta determinando con l' arrivo dei convogli di materiale bellico americano a Camp Darby.
''E' vergognoso e criminale quello che il Ministero degli Interni sta facendo, cioe' la militarizzazione completa delle tratte della guerra, quelle che vanno da Vicenza a Pisa''. Lo afferma in una dichiarazione Luca Casarini, che ieri si è spostato nelle diverse zone del Nordest interessate dal transito dei treni con materiale militare statunitense.
Manifestazione a Pisa, sabato 1 marzo, per sostenere la proposta di Marco Pannella sulla crisi irachena.

L'hanno annunciato la Federazione provinciale dei Socialisti democratici italiani e l associazione LiberaPisa che raccoglie i radicali della provincia.
Un appello da Firenze perché le manifestazioni in atto contro la guerra in Iraq abbiano carattere pacifico e non violento: lo ha lanciato il sindaco di Firenze Leonardo Domenici, parlando oggi alla tavola rotonda organizzata dal Movimento per l'Ulivo in Toscana al Saschall. Dopo aver sottolineato il momento drammatico che si sta vivendo per la situazione internazionale, ed aver ricordato il ruolo storico e la vocazione di Firenze come città del dialogo e operatrice di pace, Domenici si è soffermato su quanto sta accadendo in queste ore in Italia.

"Nessuno deve pensare di manifestare con la violenza - ha detto il sindaco - Ma nessuno deve drammatizzare o strumentalizzare quel che sta accadendo: le istituzioni devono preferire la strada del dialogo, altrimenti si entrerebbe in una spirale difficilmente governabile". In particolare, Domenici si è appellato a chi deve gestire l'ordine pubblico, perché non entri in una logica di scontro. Passando poi a parlare più direttamente della città, il sindaco ha sottolineato che Firenze è uscita dall'esperienza del Social Forum europeo con maggiore consapevolezza e fiducia nel futuro: "Consapevole di saper affrontare le sfide del cambiamento e dell'innovazione, in un momento di grande trasformazione urbana".

Domenici ha anche sottolineato l'importanza del dialogo fra partiti e movimenti della società civile "che deve essere ricercato ed avere sempre più forza", ed ha ricordato l'esperienza in atto a Firenze, sia con il costruttivo confronto sulla questione della democrazia "partecipativa" e "rappresentativa", sia con il progetto degli "Stati generali dell'Oltrarno".
In merito ai blocchi ferroviari relativi ai treni che trasportano materiale bellico alla base americana di Camp Derby, il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La causa della pace non si coniuga con atti illegali.

La non violenza deve essere elevata a principio di riferimento e le manifestazioni non possono confliggere con le libertà ed i diritti dei cittadini.” “Per questo condivido l’appello lanciato dalla maggioranza delle associazioni cattoliche e l’importanza delle scelte di Cgil, Cisl e Uil. Se i disobbedienti di Casarini decideranno di passare dalle parole ai fatti, bloccando ambasciate, sedi americane o grandi compagnie petrolifere, non ho alcun dubbio su ciò che faranno le istituzioni toscane”.

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