Oggi sciopero dei lavoratori delle Officine Grandi Riparazioni di Porta al Prato contro la decisone delle Ferrovie di chiudere lo stabilimento cha attualmente dà lavoro a 350 persone e questa mattina corteo da viale Lavagnini fino a via Cavour alla Provincia .
"Assistiamo - ha commentato l'assessore comunale Monciatti che ha anche ricevuto una delegazione della Rsu e delle organizzazioni sindacali confederali e di categoria - a una sorta di politica di sfiancamento di FS sia nei confronti dei lavoratori, sia delle istituzioni.
Si firmano gli accordi e poi si fa di tutto per non rispettarli. Intanto l'occupazione diminuisce sempre di più e perde le professionalità che avevano fatto di Firenze un centro di eccellenza nella produzione e progettazione ferroviaria". L'assessore ha sfilato questa mattina in corteo.
“Sempre meno credibili, facendo torto al loro essere un grande ente nazionale”, dicono Michele Gesualdi e Marzia Monciatti. “Le Ferrovie fanno male a Firenze, mentre Firenze non fa sufficientemente male alle Ferrovie” rilanciano i dipendenti delle Ferrovie in sciopero oggi a Firenze.
Una loro delegazione è stata ricevuta in Palazzo Medici Riccardi dal Presidente della Provincia Michele Gesualdi e dall’assessore alle politiche del lavoro del Comune di Firenze Marzia Monciatti. Per riportare le Ferrovie al rispetto degli accordi sono state intraprese tre strade: gli enti locali intendono innanzitutto promuovere un’azione legale verso le Ferrovie per il mancato rispetto degli impegni presi e sottoscritti; continuerà l’azione sindacale e verranno interessati della vertenza i parlamentari toscani; riconvocazione di un incontro tra Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze con le Ferrovie.
Gesualdi ha tenuto a precisare che “se la manovra è quella di liberare a Firenze l’area dello stabilimento di Porta a Prato per scopi speculativi e a danno dei lavoratori, gli enti locali e la città intera faranno fronte comune per impedirlo”.