Sciopero dei lavoratori delle officine grandi riparazioni di Porta al Prato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 febbraio 2003 13:37
Sciopero dei lavoratori delle officine grandi riparazioni di Porta al Prato

Oggi sciopero dei lavoratori delle Officine Grandi Riparazioni di Porta al Prato contro la decisone delle Ferrovie di chiudere lo stabilimento cha attualmente dà lavoro a 350 persone e questa mattina corteo da viale Lavagnini fino a via Cavour alla Provincia .
"Assistiamo - ha commentato l'assessore comunale Monciatti che ha anche ricevuto una delegazione della Rsu e delle organizzazioni sindacali confederali e di categoria - a una sorta di politica di sfiancamento di FS sia nei confronti dei lavoratori, sia delle istituzioni.

Si firmano gli accordi e poi si fa di tutto per non rispettarli. Intanto l'occupazione diminuisce sempre di più e perde le professionalità che avevano fatto di Firenze un centro di eccellenza nella produzione e progettazione ferroviaria". L'assessore ha sfilato questa mattina in corteo.
“Sempre meno credibili, facendo torto al loro essere un grande ente nazionale”, dicono Michele Gesualdi e Marzia Monciatti. “Le Ferrovie fanno male a Firenze, mentre Firenze non fa sufficientemente male alle Ferrovie” rilanciano i dipendenti delle Ferrovie in sciopero oggi a Firenze.

Una loro delegazione è stata ricevuta in Palazzo Medici Riccardi dal Presidente della Provincia Michele Gesualdi e dall’assessore alle politiche del lavoro del Comune di Firenze Marzia Monciatti. Per riportare le Ferrovie al rispetto degli accordi sono state intraprese tre strade: gli enti locali intendono innanzitutto promuovere un’azione legale verso le Ferrovie per il mancato rispetto degli impegni presi e sottoscritti; continuerà l’azione sindacale e verranno interessati della vertenza i parlamentari toscani; riconvocazione di un incontro tra Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze con le Ferrovie.

Gesualdi ha tenuto a precisare che “se la manovra è quella di liberare a Firenze l’area dello stabilimento di Porta a Prato per scopi speculativi e a danno dei lavoratori, gli enti locali e la città intera faranno fronte comune per impedirlo”.

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