Pisa, 14 febbraio 2003 La Camera di Commercio di Pisa aumenta di oltre il 27% il contributo previsto a favore dei Consorzi e delle Cooperative di garanzia Fidi della provincia, in conto abbattimento interessi e ad incremento del fondo rischi, portando lo stanziamento del 2003 a 926 mila Euro.
"Per l'anno in corso, la Giunta camerale - ha spiegato il presidente della Camera Pierfrancesco Pacini - ha stabilito di aumentare lo stanziamento di ben 200mila Euro avendo constatato che le operazioni sono aumentate in modo considerevole soprattutto nel settore artigianale e del commercio e servizi".
Dei 926 mila Euro dedicati agli interventi attraverso i consorzi Fidi, una quota compresa tra il 10 ed il 30 per cento della somma destinata a ciascun consorzio sarà versata sul fondo garanzia.
La quota restante (compresa tra il 90 ed il 70 %) costituirà il fondo per l'abbattimento degli interessi: ad esempio per l'Artigiancredito è stata destinata la somma di Euro 278.000,00, di questa, una quota compresa tra 27.800 e 83.400 Euro verrà versata sul fondo garanzia (l'entità della somma verrà concordata con il consorzio garanzia Fidi) mentre la quota rimanente, compresa tra 250.200- e 194.600 Euro, andrà a costituire il fondo per abbattimento interessi.
"L'intervento attraverso i consorzi e le cooperative di garanzia Fidi - ha aggiunto Pacini - dà alle aziende l'opportunità di finanziarsi giovandosi di una garanzia sussidiaria e di un abbattimento del tasso di interesse nella misura dell' 1,25 rispetto al tasso applicato dagli istituti di credito convenzionati con i consorzi fidi".
L'abbattimento è dell'1,75.% nel caso di imprese con prevalente partecipazione femminile ed imprese giovanili, cioè le imprese che hanno i requisiti previsti dalla L.R.
27/93 "Agevolazioni per la creazione di nuove imprese a sostegno dell'imprenditorialità giovanile" A questo beneficio potrà aggiungersi un ulteriore abbattimento dello 0,50% a valere sul fondo messo a disposizione dalla Provincia di Pisa ed un ulteriore 1% a valere sul fondo messo a disposizione da alcuni Comuni.
"Quest'anno la Camera di Commercio di Pisa - continua il presidente Pacini - ha inoltre deciso di dare un'accelerata allo sviluppo locale attraverso la costituzione di un fondo rotativo per le imprese innovative".
E' un meccanismo attraverso il quale vengono sottoscritte quote di capitale di nuove imprese (start up) per un periodo limitato e concordato al termine del quale le quote sono vendute e tornano in forma liquida. Di norma, queste quote sono quote di minoranza, (dell'ordine di grandezza di 50/100/200.000,00 Euro) corrispondenti ad un concetto di seed money e non comportano per il Fondo la pretesa di entrare nella gestione diretta della nuova impresa attraverso propri membri negli organi di gestione delle imprese partecipate.
Le quote sono accompagnate da un patto di riacquisto mediante il quale il nuovo imprenditore si impegna ad acquisire le quote della propria impresa ad una data stabilita in un'unica soluzione o in forma rateale.
In questo modo si offre all'imprenditore il tempo di realizzare il business plan iniziale ed il Fondo viene alimentato in un processo continuo.
Possono accedere al fondo le nuove imprese innovative, cioè ogni impresa che presenti un business plan contenente uno o più dei seguenti elementi :
* possesso di una nuova tecnologia di prodotto, processo o servizio
* provenienza da e/o forti legami operativi con ambienti di ricerca
* identificazione di una business idea innovativa (non coperta da altre imprese già esistenti sul mercato nazionale).