Quasi 440 interventi per inquinamento acustico, 142 verbali di rilevazioni fonometriche, 37 denunce e 19 ordinanze di chiusura. Sono questi i numeri dell'attività del nucleo ambientale della Polizia Municipale nell'anno 2002. Da giugno l'Amministrazione comunale ha intensificato l'azione contro i rumori notturni e gli schiamazzi per permettere il riposo e salvaguardare la salute dei cittadini. Nel mirino soprattutto i locali e gli esercizi pubblici del centro storici e gli assembramenti di persone che si formano in strada nelle ore notturne.
"Continua il contrasto del rumore in difesa del diritto alla salute dei cittadini - commenta l'assessore alle politiche socio-sanitarie e alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni -. L'obiettivo dell'Amministrazione è coniugare il diritto al divertimento di una parte di cittadino con quello alla salute e al riposo degli altri". Fino a giugno e luglio arrivavano alla centrale operativa circa 300 reclami al mese, da agosto si è invece registrata una decisa inversione di tendenza grazie a una serie di interventi della Polizia Municipale.
In concreto è stato istituito un servizio specifico costituito da due pattuglie che dalle 19.30 alle 7.30 sono dedicate esclusivamente a rispondere ai reclami per i rumori: dall'abbaiare dei cani al volume eccessivo della televisione fino agli schiamazzi notturni fuori dai locali pubblici. Dal punto di vista operativo, la pattuglia interviene sul posto facendo abbassare il volume e risolvendo così la situazione contingente. Il caso viene poi segnalato al nucleo ambientale della Polizia Municipale che attiva le indagini fonometriche.
Da giugno a dicembre sono stati 19 i locali pubblici chiusi perché superavano i limiti di rumore previsti dalle normative. Quasi tutti hanno riaperto dopo aver eseguito una serie di lavori di insonorizzazione oppure modificando l'orario di apertura e chiusura del locale. Tornando ai numeri, nel periodo giugno-novembre i reclami alla centrale operativa sono stati 954: il 60% concentrati in giugno e luglio, da agosto in poi si è registrata una riduzione di un terzo grazie al servizio anti rumore della Polizia Municipale.
Dal primo gennaio ad oggi per esempio le segnalazioni per rumori provenienti dai locali pubblici sono state 26, con una media di uno-due reclami a notte. Le fasce orarie più rumorose, almeno in base ai reclami che arrivano alla centrale operativa, sono quelle tra le 22 e mezzanotte e tra le 2 e le 4 del mattino. Dal punto di vista territoriale, oltre le metà delle segnalazioni riguardano il Quartiere 1 (62%): seguono a distanza il Quartiere 4 con il 16% (solo in estate per le attività di Villa Strozzi), il Quartiere 2 (10%), il Quartiere 5 (8%) e il Quartiere 3 (4%).
Andando più in dettaglio, in sei mesi di attività la strada più rumorosa, sempre in base ai reclami, è risultata via Ghibellina con 89 reclami (concentrati soprattutto in giugno e luglio). A seguire piazza della Repubblica con 69 segnalazioni, via Calzaiuoli (54), piazza Santa Croce (41), piazza Signoria (33), via Pisana (29), Cure-via Masaccio (27), Legnaia (24). Inoltre, nelle zone particolarmente a rischio rumore, è stata predisposta una presenza fissa di pattuglie della Polizia Municipale nella fascia notturna che ha ridotto i disagi.
Per esempio in piazza Santo Spirito e in via dei Renai il numero dei reclami si è drasticamente ridotto: appena 10 in sei mesi. "Si tratta di un servizio qualificante per la Polizia Municipale - spiega il comandante Alessandro Bartolini - e per questo ci stiamo organizzando per la prossima estate". Anche i vigili di quartiere svolgono un importante ruolo nell'attività anti rumore. Su iniziativa dell'assessore alle attività produttive Francesco Colonna che ha trovato una specifica intesa con gli esercenti, gli agenti prendono contatto con i gestori dei locali "segnalati" come rumorosi per individuare le soluzioni per ridurre i decibel in eccesso prima di ordinare la chiusura.
Successo anche per l'iniziativa che prevede l'utilizzo di personale dei locali per limitare gli schiamazzi notturni provocati dalle persone riunite fuori dagli esercizi.