Tre anni di reclusione per il consigliere regionale Ds della Toscana Carlo Melani, gia' vice presidente del consiglio regionale, due anni ciascuno per i cardiochirurghi Fabio Speroni e Ignazio Simonetti. Queste le condanne per
corruzione inflitte ieri dal tribunale di Firenze al processo per le presunte tangenti nel settore della cardiochirurgia in Toscana.
“Prendo atto, con pieno rispetto, della decisione della magistratura”. E’ questo il commento a caldo del presidente della Regione Toscana Claudio Martini alla sentenza di condanna del consigliere regionale Carlo Melani.
“Per la sua situazione personale, che spero possa chiarirsi in un più alto grado di giudizio – aggiunge Martini – provo un senso di amarezza.. Ma ancor più forte è l’amarezza per un fatto che ha profondamente segnato la sanità toscana, gettandole addosso un marchio negativo che certamente non merita”.
“Abbiamo collaborato fin dal primo momento con la magistratura – prosegue Martini - perché venisse accertata tutta la verità a tutela degli interessi della regione Toscana e del sistema sanitario pubblico.
Da questo punto di vista la condanna, così come i patteggiamenti, hanno dimostrato che la realtà messa in luce dall’inchiesta era, come pensavamo, uno spaccato assai circoscritto della sanità regionale”.
“La reazione del sistema – conclude Martini - è stata molto forte e ha consentito di raggiungere risultati estremamente positivi: sul piano del rigore e della trasparenza con controlli sempre più accurati e con la costituzione dei centri unificati per gli acquisti; sul piano dell’edilizia con il finanziamento di 4 nuovi ospedali; sul piano dell’appropriatezza con l’avvio delle aree vaste e delle società della salute.
E tutto questo chiudendo i bilanci in pareggio e non introducendo tasse”.
