"Senza fissa dimora" al Teatro Manzoni di Calenzano venerdi 24 gennaio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 gennaio 2003 08:19

Progetto di informazione e prevenzione del disagio giovanile, realizzato con il patrocinio e la collaborazione del “gruppo abele”, respopnsabile Don Ciotti.
Betty ha 16 anni e non ha casa. Simula coraggio dormendo in un vagone abbandonato, rubando ai grandi magazzini, fidanzandosi con improbabili spacconcelli di periferia. Le piace dichiararsi tossica autoregolamentata, perché "dipendente – dice lei – non è una bella cosa"; ma è solo l’ennesima bugia per sentirsi uguale ai tanti che incontra per strada.
Verdiana ha 40 anni e cerca casa a chi non ce l’ha.

Il tempo ha trasformato il suo lavoro di assistente sociale in una sorta di ruolo impiegatizio. Procura a Betty collocazioni impossibili in centri di accoglienza, case famiglia, istituti di ogni tipo, da cui Betty puntualmente scappa o viene cacciata ed ogni volta lo fa con una maniacale attenzione a non “lasciarsi coinvolgere”, fino all’ultima fatidica fuga di Betty. Una fuga diversa, nata, per la prima volta da un’esplicita richiesta di aiuto a cui Verdiana non vuole rispondere. Una fuga apparentemente senza ritorno, che farà capire a Verdiana quanto Betty è importante per lei.

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