Livorno, 8 gennaio 2003 - Dal 1° gennaio la Centrale Enel ha messo in atto le misure necessarie per abbattere le emissioni inquinanti secondo quanto previsto dalla legge per i grandi impianti di combustione.
Lo ha comunicato nei giorni scorsi la direzione di Enel Produzione ( Unità di Business Termoelettrica Piombino) con una lettera nella quale si specifica che con il nuovo anno l’esercizio dei gruppi termoelettrici avviene “ in assetti e con combustibili tali da soddisfare i limiti previsti dalla legge” : il decreto del 1988 che, come noto, porta il limite delle polveri da 150 a 50 milligrammi per metro cubo, oltre a richiedere l’abbattimento di altre sostanze quali l’ossido di zolfo e l’ossido di azoto.
Nella stessa lettera, che rappresenta una sorta di autocertificazione, si precisa che, in attesa della completa attivazione dei “precipitatori elettrostatici”, i cosiddetti elettrofiltri, i limiti saranno comunque rispettati adottando appropriate misure gestionali e utilizzando idonei combustibili.
In questa fase sarà fatta una serie di prove tecniche, fino alla messa a regime degli impianti.
Stando a quanto dichiarato dalla stessa Enel, gli impegni assunti con il protocollo d’intesa sottoscritto nel 2002 con il Comune e la Provincia di Livorno, vengono dunque rispettati . Ma sarà Arpat, che ha già avviato le opportune verifiche, a dire se il sistema messo in atto è davvero funzionale all’abbattimento delle emissioni ed in quale misura. Una relazione conclusiva in questo senso sarà presentata a Comune e Provincia nel giro di 10/12 giorni.
