Convegno lunedì alla Cassa di Risparmio sull’esperienza di Curitiba, miracolo brasiliano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 dicembre 2002 21:29
Convegno lunedì alla Cassa di Risparmio sull’esperienza di Curitiba, miracolo brasiliano

Si chiama Curitiba ed è una città a misura d’uomo, una “metropoli sostenibile”, della quale si parlerà il 9 dicembre 2002, nel Palazzo Incontri della Cassa di Risparmio di Firenze, in via dei Pucci 1, in un convegno promosso dall’assessorato all’Edilizia della Provincia di Firenze in collaborazione con la Cassa, la Regione Toscana, il Comune di Pontassieve, l’Università di Firenze, l’Artigianato Fiorentino e la Confartigianato. I lavori cominceranno alle 15 e saranno aperti dell’assessore provinciale all’Edilizia Alberto Di Cintio, da quello regionale all’Ambiente Tommaso Franci, dal professor Massimo Ruffilli e dal presidente dell’artigianato Fiorentino Ovidio Montecchi.

L'iniziativa mira ad approfondire la conoscenza di una realtà citata a modello dagli ambientalisti di tutto il mondo non solo per l' estrema attenzione all'ambiente ma soprattutto per il senso di responsabilità dei cittadini e per la qualità della vita. I risultati parlano da soli: il reddito pro capite di Curitiba è quasi doppio rispetto alla media del Brasile, la percentuale di alfabetizzazione raggiunge il 95%, la prevenzione sanitaria coinvolge il 96 % della popolazione, la raccolta rifiuti il 98%, le case con luce e acqua corrente sono il 99,5% del totale.

Inoltre i livelli della criminalità sono così bassi da fare invidia a qualsiasi città europea, è persino sparito il fenomeno del graffittismo.
Nel corso della serata, anche attraverso filmati, saranno illustrati i provvedimenti adottati a Curitiba dal 1972 ad oggi, dalla creazione della prima area pedonale del Brasile; all'istituzione dei "fari del sapere", piccole biblioteche popolari gratuite, sino agli autobus animati, trasformati in centri mobili di formazione professionale, ambulatori medici o, addirittura, tavole calde.
Per informazioni: Sandra Giorgetti, 055.27.60.468, e-mail: s.giorgetti@provincia.fi.it)

CURITIBA
Nonostante che i problemi delle immense megalopoli del Terzo mondo siano considerati senza speranza, Curitiba dimostra che persino questi problemi sono risolvibili.

Ed è sorprendente constatare ancora una volta come non ci siano problemi, per quanto a prima vista impossibili, che non abbiano invece le loro brave soluzioni. Dai problemi dell'energia a quelli del territorio, da quelli della povertà a quelli dell'informazione, per finire con quelli di un'industria non più inquinante ma compatibile con l'ambiente. E ci si accorge anche che la soluzione è sempre la stessa: far funzionare la democrazia, la buona amministrazione, il buongoverno.
Curitiba è una città situata nel Sud del Brasile, con tutti i problemi delle metropoli cresciute troppo in fretta: è passata infatti dai 300.000 abitanti del 1950 ai circa 2.500.000 attuali.
Eppure, nonostante una popolazione che cresce al ritmo di un raddoppio ogni dieci anni, è riuscita a raggiungere livelli di istruzione, salute, benessere, sicurezza, partecipazione democratica, stabilità politica, senso civico e protezione dell'ambiente sensibilmente migliori non solo del resto del Brasile, ma anche della maggior parte dei paesi industrializzati.
Questo risultato è stato ottenuto non attraverso una pianificazione centralizzata, ma sviluppando centinaia di iniziative ad ampio raggio poco costose, semplici, locali e centrate sulla persona, che hanno rivitalizzato i meccanismi di mercato, il buon senso e le capacità personali.

Curitiba ha potuto avvalersi di un processo di progettazione integrata e di una forte partecipazione pubblica e privata. La città è rifiorita perché la popolazione e il territorio hanno assunto il valore di una preziosa risorsa, e non di una semplice materia prima a basso costo che interessi limitati e speculativi possono permettersi di sfruttare e di sprecare. La lezione di Curitiba è una promessa ed una speranza per tutte le città e gli uomini del mondo.
Invece di sventrare il centro storico per far posto ad ampie strade in cui fosse possibile sfrecciare in automobile, sono state ristrutturate le strade esistenti Il trasporto pubblico è stato affidato agli autobus, che sono stati trasformati in una metropolitana di superficie.

Sono stati progettati appositamente nuovi autobus fino a tre volte più lunghi e con ampie porte d'accesso. Le fermate sono diventate "stazioni tubo", coperte e leggermente sopraelevate.
I bus percorrono strade a loro riservate e regolano i semafori in modo da avere la precedenza e la loro velocità è paragonabile a quella di una metropolitana. Gli autobus trasportano il 79% dei pendolari, con un grado di soddisfazione degli utenti del 90 %, e hanno diminuito il traffico di auto private, eliminato gli ingorghi e ridotto l'inquinamento.
Gli abitanti di Curitiba dispongono inoltre per i loro spostamenti di numerose piste ciclabili, isolate dal traffico e collegate con le vie principali, le fermate degli autobus e i parchi.
La riorganizzazione urbanistica della città è stata completata stabilendo che gli edifici più vicini al viale degli autobus potessero disporre di una superficie edificabile fino a sei volte superiore all'area del terreno, proporzione che diminuisce via via che ci si allontana dalle strade a scorrimento veloce.

Inoltre, al fine di rivitalizzare la vita sociale ed incentivare le attività commerciali, sono state create numerose isole pedonali.
Curitiba sorge in mezzo a due grandi fiumi, frequenti inondazioni raggiungevano anche il centro della città.
Il problema è stato affrontato con norme molto rigide per la protezione delle aree ripariali e tramite la creazione di ampie aree verdi.
Due terzi dei rifiuti vengono così recuperati e venduti. Gli impianti di smistamento, costruiti a loro volta con materiali di recupero, danno lavoro a persone in difficoltà come i disabili e gli emarginati.
Con il progetto "scambio verde" un furgoncino attraversa le bidonville e consegna dei ticket in cambio di rifiuti.

Con i ticket si possono ottenere cibi derivanti dai surplus stagionali comprati a basso prezzo dall'amministrazione. Una famosa istituzione di Curitiba sono i "fari del sapere". Sono costruzioni a forma di faro vivacemente colorate alte 15 metri. In ognuna di esse sono contenuti una biblioteca di 7.000 volumi e computer per l'acceso ad Internet.
Per aiutare le famiglie indigenti ad arrotondare le loro entrate e scoraggiare le frodi, la città ha introdotto un sistema di telefonia mobile computerizzata che informa sui prezzi correnti dei principali prodotti venduti nei supermercati.

Inoltre una catena di magazzini acquista all'ingrosso alimentari, prodotti per l'igiene e articoli per la casa, e li rivende scontati del 30% alle famiglie a basso reddito.
Vengono raccolti mobili ed elettrodomestici usati che, dopo le riparazioni, vengono venduti a basso prezzo o regalati. E' stato elaborato anche un programma per la costruzione "fai da te" delle case, che assegna ad ogni famiglia un lotto di terra edificabile, un documento di proprietà, materiali da costruzione e un'ora di consulenza di un architetto.

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