Il Dipartimento di Tecnologie dell'Architettura e Design “Pierluigi Spadolini” della Facoltà di Architettura di Firenze e l’Assessorato all’Edilizia della Provincia di Firenze – con l’adesione del Comune di Firenze, dell'Ordine degli Architetti di Firenze e dell'Agenzia Fiorentina per l'Energia - hanno organizzato una conferenza dell’architetto belga Lucien Kroll sul tema della riqualificazione urbana.
La conferenza si terrà a Firenze nell'Aula Magna del Rettorato (Piazza S. Marco, 4), giovedì 21 novembre 2002 con inizio alle ore 10 e sarà introdotta dal pro-rettore all’Edilizia dell’Ateneo, Romano Del Nord, dall’assessore provinciale all’Edilizia, Alberto Di Cintio, a dal direttore del Dipartimento Enzo Legnante.
Lucien Kroll, noto a livello internazionale per i molti progetti realizzati - sia alla scala urbana sia nel campo dell’edilizia sociale - si distingue nel panorama dell'architettura contemporanea per l'originalità dell’approccio progettuale e per la radicalità con cui, nella sua opera, vengono affrontati alcuni dei temi più significativi connessi ai processi di intervento nell'ambiente costruito, quali i rapporti tra architettura e società, la problematica ecologica e la sperimentazione tecnologica finalizzata al reale soddisfacimento delle mutevoli esigenze delle persone.
Dato il decennale impegno progettuale dell'architetto Kroll nella realizzazione di interventi di riqualificazione - in particolare di edilizia residenziale pubblica di recente formazione - la conferenza rappresenta un’occasione privilegiata per riflettere sull'attuale - ed urgente - tema dei processi di intervento e riqualificazione delle periferie urbane.
Questi, infatti, svolgono un ruolo centrale nel dibattito contemporaneo sulle politiche di intervento urbano alla luce delle variabili, di natura tecnica, sociale, ambientale ed economica, coinvolte.
Per l’assessore Di Cintio “la conferenza ben si inserisce in un quadro di riferimento programmatico che vede la Provincia di Firenze impegnata nel valorizzare l’Edilizia sostenibile e la Bioarchitettura come modello operativo di riferimento per elevare la qualità del nostro intervento”.
