Si svolgerà a Firenze la 43° edizione del Festival dei Popoli. I temi che saranno affrontati attraverso oltre 100 ore di programmazione cinematografica, sono la guerra, la giustizia, la storia. La continuità rispetto al Social Forum è casuale ma fortunata. Sei le sezioni previste: il Concorso internazionale, il Concorso italiano, il presente documentato, Filmare la musica, Filmare il teatro, Il sogno dell'Impero e l'incubo del dominio. "Il Festival dei Popoli - ha commentato l'assessore alla cultura Simone Siliani -, ripropone un appuntamento di grande prestigio che anche quest'anno si distingue non solo per l'alto livello dei contenuti artistici ma anche per i temi civili importanti che affronta, come il conflitto israelo-palestinese.
La vitalità del Festival segnala che anche in questo settore Firenze è a livelli di assoluta qualità a livello nazionale. Un Festival che giunge alla 43° edizione, nonostante le tante difficoltà incontrate dal settore, significa che ha forti radici con la città di Firenze ed auspico che questo rapporto sia sempre più solido. Trovo che il filo rosso che fa da comune denominatore, tra memoria e attualità, è rappresentato dal tema del diritto dei popoli. È un elemento di grande coraggio".
Le proiezioni avverranno prevalentemente all'Alfieri Atelier ma anche all'Auditorium Stensen e al Metastasio. Molto ricco il programma; segnaliamo per iniziare il 15 novembre all'Alfieri Atelier alle 21,15 "Il leone del deserto", novità assoluta in Italia, "Ore d'aria. Storia di Silvia Baraldini" il 16 novembre alle 18,10 sempre all'Alfieri Atelier. All'Auditorium Stensen si svolgerà un dibattito dell'associazione Artemisia sui temi di "Domestic violence", un reportage realizzato negli Stati Uniti sulle violenze subite tra le mura domestiche da donne e bambini.
Un'apposita giuria internazionale sceglierà i vincitori del Festival.(mr)
