L'Urban center apre in anteprima all'Istituto degli Innocenti
Taglio del nastro con la mostra dei progetti per la filiale Fiat di viale Belfiore

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 ottobre 2002 15:44
L'Urban center apre in anteprima all'Istituto degli Innocenti<BR>Taglio del nastro con la mostra dei progetti per la filiale Fiat di viale Belfiore

I sette progetti per l'area della filiale Fiat di viale Belfiore e presto anche le altre decine di interventi pubblici e privati che interessano e interesseranno Firenze. Ecco cosa potranno vedere i cittadini nell'Urban center ospitato provvisoriamente presso l'Istituto degli Innocenti e che aprirà ufficialmente i battenti domani. "Si tratta di una sede temporanea - ha precisato l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi durante la presentazione dello spazio - in attesa che la collocazione definitiva, ovvero la centrale termica dell'ex area Fiat di Novoli, sia restaurata (a spese della Fiat) e pronta all'uso".

In attesa del termine dei lavori, il Comune di Firenze e la Camera di Commercio, con la collaborazione dell'Istituto degli Innocenti, hanno individuato una collocazione provvisoria: il Salone Borghini nello storico istituto di piazza Santissima Annunziata. "E' un luogo prestigioso - ha spiegato ancora l'assessore Biagi - che si collega alla tradizione della città e al suo passato e che adesso ospiterà i progetti della Firenze del prossimo futuro iniziando da quelli che hanno partecipato al concorso internazionale per la riqualificazione dell'area della filiale Fiat di viale Belfiore bandito dalla proprietà, la Baldassini&Tognozzi".

I progetti in mostra sono firmati da alcuni dei nomi di spicco dell'architettura mondiale come Jean Nouvel, che si è aggiudicato la vittoria, Arata Isozaki, Richard Rogers e Massimiliano Fukas ma anche da tre gruppi di giovani professionisti under 40 indicati dall'Ordine degli architetti (Casamenti-Andreini-Turillazzi, StudioStudio e Mimesi 62+Capestro e Palombo). "Anche in questo caso la scelta del concorso di progettazione si è dimostrata vincente - ha commentato l'assessore Biagi -: la partecipazione di alcuni tra i maggiori architetti internazionali dimostra l'interesse a progettare a Firenze senza contare l'alta qualità delle proposte presentate tanto che possiamo sicuramente affermare che si è aperta una nuova stagione nella nostra città.

Una stagione in cui l'architettura torna protagonista".
La mostra inaugura lo spazio del Salone Borghini e sarà aperta al pubblico da domani 25 ottobre al 25 novembre (dalle 14 alle 19 con ingresso libero). Nelle prossime settimane arriveranno anche le tavole della mostra "Firenze futuro in corso", già esposta a Palazzo Vecchio e curata da Paolo Caratelli e Alessandra Misura su 43 progetti tra cui il sistema delle tramvie, la terza corsia autostradale, il tunnel ferroviario per i treni ad Alta velocità solo per citarne alcuni.

Nel Salone Borghini saranno esposti anche i progetti dell'area Fiat di Novoli adesso in mostra alla Biennale dell'Architettura di Venezia.
Tornando all'Urban center, l'assessore Biagi ha aggiunto: "Si tratta di un'idea contenuta nel Piano strategico di Firenze che prevede appunto l'istituzione di un luogo dove i cittadini potranno vedere e discutere della trasformazione della città. L'obiettivo - continua l'assessore Biagi - è creare uno spazio fisico dove mostrare i progetti, sia pubblici sia privati, destinati a trasformare e modernizzare la città.

Un luogo dove sarà possibile anche aprire un confronto con i cittadini, le categorie economiche, le forze sociali e i soggetti del mondo culturale e destinato anche a ospitare dibattiti e incontri. La mostra che aprirà al pubblico domani è il primo passo di questo percorso di conoscenza e partecipazione dei cittadini alla trasformazione della città".
«L'inaugurazione dell' "urban center", ospitato nel salone Borghini dell'Istituto degli Innocenti è davvero un avvenimento per la nostra città.

Firenze, come tutte le grandi città europee si dota di un luogo, tra l'altro prestigioso, dove mostrare i progetti per la città che cambia. Un luogo destinato alla conoscenza e al confronto delle idee e delle proposte, un'agorà deputata alla discussione civile e civica sui temi, affascinanti, della città, che come tutti gli organismi vivi e vitali si modifica e si migliora». Lo ha detto il presidente della commissione urbanistica Vincenzo Esposito. «La mostra dei progetti del concorso di progettazione per il recupero e la rifunzionalizzazione dell'ex area FIAT in viale Belfiore, che inaugura l'urban center - ha aggiunto Esposito - mi pare perfetta per suscitare la discussione e il confronto.

Il progetto vincitore di Jean Nouvel è molto bello e capisco come abbia convinto la giuria del concorso praticamente all'unanimità. Se vogliamo aprire la discussione, non ho difficoltà a dichiarare che sono rimasto affascinato dalla fulminante lettura delle funzioni insediate comunicata dal progetto di Arata Isozaki, con il centro congressi risolto con una scultura plastica inserita in una geometrica teca trasparente e il segno forte, a scala urbana, della struttura ricettiva. A me è piaciuto anche il progetto di Massimiliano Fuksas, un unico organismo, visivamente scintillante, che integra spazialmente e visivamente tutte le funzioni previste; forse l'unico progetto in grado di dialogare con la vicina nuova stazione dell'alta velocità progettata da Norman Foster.

Ci sono anche un paio di progetti che non mi piacciono per niente, fino al limite della irritazione, ma a Firenze è molto più utile abituarsi a discutere in positivo, per fare anziché per non far fare».

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