«Voteremo no alla delibera che prevede la modifica del regolamento per l'elezione del presidente del quartiere». Lo ha detto il consigliere dei Comunisti Italiani Luca Pettini. «La proposta approvata dalla commissione affari istituzionali ed oggi in discussione in Consiglio comunale è un vero e proprio pasticcio - ha spiegato Pettini - quest'ultima prevede la designazione, da parte di ogni coalizione, di un candito a presidente. Questo candidato dovrà presentarsi nella lista di uno dei partiti della coalizione e sarà soggetto alle stesse regole elettorali che valgono per gli altri.
Con questo sistema si potrà verificare il caso di un candidato a presidente eletto con meno voti di preferenza di un altro. O addirittura, che non sia neanche eletto». «Avevamo messo in luce queste gravi carenze prima della pausa estiva del Consiglio comunale - ha aggiunto l'esponente dei Comunisti Italiani - ed avevamo fatto una proposta, concordandola con gli altri partiti, ricalcata su quella per le elezioni regionali del 1995. Questa, pur non prevedendo l'elezione diretta del presidente di quartiere come del resto non la prevede la proposta in discussione al Consiglio comunale, garantiva l'elezione di tre consiglieri tra i quali il presidente indicato attribuendoli alla coalizione che avesse riportato il maggior numero di voti».
«In questo modo il presidente indicato - ha aggiunto Pettini - prendendo i voti di tutta la coalizione, sarebbe stato eletto automaticamente. Dopo una riunione della commissione nella quale ho illustrato, con il sostanziale accordo di tutti, questa proposta il presidente Pieri no mi ha più convocato ed ha effettuato un vero e proprio colpo di mano riproponendo, insieme ad altri consiglieri, la vecchia proposta. Per questo voteremo no alla delibera oggi in discussione in Consiglio comunale».