Ufficiale: la Fiorentina riparte dalla C2
Della Valle: "Dispiaciuti e rammaricati, ma ora dobbiamo guardare avanti"
In città scoppia la polemica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 agosto 2002 14:35
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E' di questa mattina la delibera dei potenti del calcio, ovvero Carraro, Abete e Mazzini i quali, in virtù dei poteri straordinari a loro conferiti dal consiglio federale, hanno disposto che la nuova Fiorentina ripartirà dall'ultima categoria professionistica del calcio.La motivazione chiama in causa la mancanza di spazio nella serie superiore, per cui sarebbe stato impossibile inserire i viola in C1 senza provocare un terremoto nei programmi e negli equilibri già stabilitisi. La speranza era rappresentata dalla consistente copertura finanziaria assicurata da un imprenditore come Della Valle, dall'impegno del sindaco Domenici che si era prodigato a tutti i livelli e dalla ormai incrollabile passione dei tifosi, che avevano lanciato appelli e sottoscrizioni di ogni genere.

Il nome glorioso di una compagine come quella viola avrebbe dovuto fare il resto. Ma evidentemente non c'è stato nulla da fare. Niente sconti e così la Fiorentina inizia una faticosa, e speriamo non lenta, risalita. Questa volta non mancano gli auspici positivi, a partire dal nuovo proprietario. Servirà anche tanta fortuna e buona volontà, ma dopo tutto quello che la Firenze calcistica ha appena affrontato e superato con grande maturità non si può non sperare per il meglio. "Siamo dispiaciuti e rammaricati, ma ora bisogna guardare al futuro".

Sono le prime parole del sindaco di Firenze Leonardo Domenici e dell'azionista di maggioranza della Fiorentina 1926 Florentia Diego Della Valle, alla notizia dell'ammissione della squadra alla serie C2. Appena gli è stata comunicata ufficialmente la decisione della Lega, Domenici si è sentito con Della Valle. "Abbiamo fatto tutto il possibile e che di più perché la Fiorentina 1926 fosse iscritta alla C1 - spiega il sindaco parlando a nome di tutti e due - e pensavamo ci fossero i presupposti perché questo potesse avvenire: si trattava di un caso senza precedenti e la città di Firenze lo avrebbe meritato.

Purtroppo così non è stato e ne dobbiamo prendere atto. Ora bisogna guardare al futuro, e tutti insieme fare in modo che lo spirito e l'entusiasmo di questi giorni ci animino e ci aiutino a costruire il futuro. E' una strada difficile, ma sono certo che ce la faremo". "Ora che la Fiorentina 1926 è a tutti gli effetti una società di serie C - aggiunge Domenici - chiediamo, anzi ne siamo certi, che la Lega la tuteli esattamente come tutte le altre società". Il sindaco conferma anche che Diego Della valle sarà a Firenze sabato prossimo: dalle 11 sarà sicuramente in Palazzo Vecchio e poi andrà allo stadio, dove ha sede provvisoria la nuova società.

Dunque sabato mattina sarà l'occasione per incontrare la stampa fiorentina, i tifosi e le altre istituzioni cittadine.
«Firenze ha ricevuto un nuovo schiaffo dopo quelli di Cecchi Gori. La nuova Fiorentina è stata inserita nella serie C2, nonostante gli sforzi del Sindaco dell'assessore Giani, del Consiglio comunale, unito nell'interesse della città». E' quanto ha dichiarato la vicecapogruppo di Forza Italia Bianca Maria Giocoli. Secondo la Giocoli «non si è voluto tenere conto della storia calcistica, e non, della nostra città né delle esigenze di ordine pubblico manifestate anche dal Prefetto Serra con conseguente futuro impegno economico e umano di personale delle forze dell'ordine per le trasferte nei piccoli stadi della C2».

«Speriamo che non succeda niente di grave e che qualcuno non si debba rammaricare della decisione presa - ha concluso la vicecapogruppo di Forza Italia - la strada sarà più lunga ma ritorneremo ai fasti di un tempo. Firenze si è di nuovo stretta intorno alla sua squadra».
Il Presidente della lega di serie C Macalli ha voluto ritagliarsi un momento di notorietà a spese della Fiorentina». E' quanto sostiene il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri a proposito dell'iscrizione della nuova Fiorentina al campionato di calcio di serie C2.

«Fino a pochi giorni fa - ha osservato Pieri - Macalli era un illustre sconosciuto. Poi, grazie a Cecchi Gori, è diventato l'arbitro dei destini di una squadra che ha ereditato un passato glorioso. Una ghiotta occasione che Macalli non si è lasciato sfuggire per dimostrare che è lui il vero "padrone" della serie C». «La Federazione e la lega di serie A e B avevano svolto un grande ruolo - ha aggiunto il consigliere di Forza Italia - poi è arrivato il "signor no" e tutto è stato cambiato».

«Naturalmente - ha aggiunto il consigliere di Forza Italia - Macalli sembra aver dimenticato i problemi di ordine pubblico sollevati a più riprese dagli addetti ai lavori, dal Sindaco, dall'assessore Giani, dalla mia collega in Consiglio Bianca Maria Giocoli. Nei prossimi mesi vedremo se i nostri timori erano fondati».
«Anche se la scelta è stata per la C2 la nuova Fiorentina saprà sicuramente cogliere questo momento storico per riportare nei prossimi anni i colori viola al vertice del calcio nazionale ed internazionale».

Lo ha detto Giovanni Fittante, capogruppo di "Insieme per l'Ulivo in Toscana". «Esprimo apprezzamento per la scelta di Della Valle - ha proseguito Fittante - è imprenditore serio, qualificato e sicuramente con tutte le caratteristiche giuste per riportare in alto la Fiorentina. E' però necessario, allo stesso tempo, garantire una rappresentanza fiorentina e toscana nella nuova società». Secondo il capogruppo di "Insieme per l'Ulivo in Toscana" «è fondamentale che, oltre all'azionariato popolare, imprenditori toscani e fiorentini, come ad esempio Giunti e Casprini, che si erano detti disponibili a rilevare la nuova società all'indomani del fallimento, siano presenti con quote significative nella nuova società.

Peraltro uno di questi imprenditori ha già importanti esperienze nel mondo del calcio essendo già presidente di una squadra di serie C». «E' impensabile - ha concluso il capogruppo di "Insieme per l'Ulivo in Toscana" - che nuovamente la Fiorentina 1926, al di là della qualità della persona dell'attuale proprietario, non sia rappresentata in quota parte dalla città di Firenze».
[S.A.]

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