Due bandi per finanziare la riduzione dei rifiuti

Redazione Nove da Firenze
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10 Luglio 2002 19:59
Due bandi per  finanziare la riduzione dei rifiuti

FIRENZE- Due bandi di idee che permetteranno di selezionare e di sostenere con rilevanti finanziamenti i migliori progetti finalizzati a produrre meno rifiuti. E' questa la nuova iniziativa promossa dalla Regione Toscana, che in questo modo avvia una nuova fase di forte impegno su uno degli obiettivi strategici della legislazione nazionale e regionale in materia, assieme alle raccolte differenziate. "E' indubbio che in questi anni la Toscana, grazie all'impegno delle amministrazioni locali e alla collaborazione dei cittadini, è riuscita a raggiungere risultati importantissimi sul terreno delle raccolte differenziate - spiega l'assessore regionale all'ambiente Tommaso Franci - Ed è bene ricordare che parliamo di dati che non offrono possibilità di equivoco, certificati dall'Agenzia regionale recupero risorse, che si riferiscono solo e soltanto a rifiuti effettivamente destinati al riuso.

Tuttavia è bene essere consapevoli che le raccolte differenziate non bastano, è necessario profondere un impegno altrettanto se non più forte nell'altro obiettivo strategico della riduzione della produzione di rifiuti. E su questo terreno i dati non possono tranquillizzarci, perché i rifiuti urbani stanno ancora aumentando, anche se la crescita è meno accentuata di qualche anno fa. Per questo abbiamo bisogno di risorse, progetti, idee, che ci aiutino a fornire risposte adeguate". I due bandi di idee - il primo rivolto alle imprese attive sia nella produzione che nella distribuzione, il secondo alle amministrazioni comunali - rispondono appunto a questa scelta di impegno dell'amministrazione regionale.

Sono previsti finanziamenti per uno stanziamento complessivo su i due bandi di un milione e 32 mila euro. Le graduatorie saranno elaborate dagli uffici regionali sulla base di precisi criteri di valutazione: il rapporto costo-benefici del progetto (inteso come il rapporto fra il costo complessivo dell'intervento ed il quantitativo di rifiuti non prodotti), la valenza strategica territoriale e la valenza educativo-dimostrativa, il coinvolgimento di associazioni ambientaliste e, in genere, di volontariato.

Per le amministrazioni comunali è previsto anche un requisito indispensabile per l'accesso al bando, ovvero il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata previsti dal Decreto Ronchi, così come certificati dall'Arrr. La riduzione della produzione dei rifiuti è un obiettivo che la legge regionale 25/1998 invita a perseguire in diversi modi. Prevede, ad esempio, intese tra Regione, enti locali e operatori economici che contengano precisi incentivi o disincentivi, in particolare per l'"introduzione di tecnologie produttive idonee a minimizzare la produzione di rifiuti", ma si spinge fino a vietare che nelle mense di Regione, enti locali, istituti, aziende, amministrazioni soggette a vigilanza si usino contenitori e stoviglie a perdere. Il Piano regionale di gestione dei rifiuti, poi, si propone di raggiungere al 2003 una riduzione del 5-15% della produzione media pro-capite di rifiuti rispetto ai livelli del 1997.

Obiettivo ambizioso, ma da valutare anche alla luce degli effetti che potrebbero avere azioni specifiche: ad esempio, si calcola che la sola sostituzione di parte - i due terzi - degli imballi per bevande a perdere con imballi a rendere possa determinare una riduzione di almeno 50 mila tonnellate all'anno di rifiuti, equivalente a circa il 3 per cento del totale. Analogamente, si può pensare alle riduzioni che potrebbero essere ottenuti incentivando il riuso degli imballi di trasporto, la riduzione degli imballi secondari, la diffusione dell'autocompostaggio.

I dati 2001. Per quanto riguarda i volumi complessivi della produzione di rifiuti in Toscana, sono già disponibili i dati parziali relativi all'anno solare 2001, anche se ancora non certificati dall'Agenzia regionale recupero risorse, che li sta sottoponendo alle necessarie verifiche. I rifiuti complessivamente prodotti nel 2001 ammonterebbero a 2.266.639 tonnellate, contro le 2.231.617 tonnellate del 2000 e le 2.115.916 tonnellate del 1999. In dati pro capite si tratta di oltre 600 chili di rifiuti per abitante all'anno.
La tendenza all'incremento sembra comunque in diminuzione, anche tenendo conto che dal risultato complessivo mancano ancora i dati relativi a 15 comuni (13 inadempienti più 2 che hanno fornito dati incompleti): la percentuale di aumento infatti è - ai dati attuali - inferiore a quella degli anni precedenti, che era stata del 6 per cento annuo.

I dati segnalerebbero anche diverse tendenze nelle varie province. Gli aumenti più vistosi si sono registrati a Massa Carrara (+6,32 per cento), Prato (+6,31 per cento) e Siena (+4,33 per cento).

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