Dal 6 luglio sarà in funzione un servizio taxi a trazione umana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 luglio 2002 07:45
Dal 6 luglio sarà in funzione un servizio taxi a trazione umana

Da lunedi' a Firenze si potra' girare in riscio', ma e' subito polemica politica tra chi sostiene questa iniziativa, messa in piedi da un privato, ritenendola una soluzione rispettosa dell'ambiente e chi parla di ''ritorno di pratiche simbolo dello sfruttamento colonialistico''.
«Siamo sinceramente indignati che nella civile Firenze vengano riportate in uso, per fini di pubblica utilità, pratiche antiche divenute simbolo dello sfruttamento colonialistico nei paesi del Sud del mondo, spacciate oggi per diffondere una falsa cultura ecologica».

Il giudizio è del capogruppo dei DS Ugo Caffaz e del consigliere di Rifondazione Comunista Enrico Falqui a proposito «del depliant distribuito dalla "Tassò-Italia" secondo il quale a partire dal prossimo 6 luglio sarà in funzione un servizio taxi a "trazione umana" che porterà in giro, nella zona a traffico limitato, turisti e fiorentini». «Poiché alcuni mesi fa fu approvato dall'apposita commissione consiliare un "regolamento comunale dei mezzi a trazione animale" - hanno aggiunto i due consiglieri - vorremmo sapere se o stesso regolamento sarà applicato anche ai "Tassò-Italia".

Firenze è una città europea non neocoloniale e per questo chiederemo chi ha autorizzato un servizio la cui attività rende ridicola e obsoleta l'immagine di una città visitata da milioni di turisti ogni anno».
«I "Tassò a pedali", ovvero i veicoli a trazione umana, sono utili e non è vero che richiamano pratiche antiche divenute simbolo dello sfruttamento colonialistico nei paesi del Sud del mondo». E' la replica del capogruppo di "Insieme per l'Ulivo in Toscana" Giovanni Fittante.

«I tassò non inquinano - ha aggiunto Fittante - e rappresentano una valida alternativa per transitare nel centro storico. Non si può non tenere conto che si tratta di una libera e consapevole scelta imprenditoriale adottata anche in altri paesi europei. In ogni caso ogni volta che c'è un'alternativa, seppur minima, ai taxi si alzano subito le barricate».

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