"Le Regioni non sono tutte uguali -scrive Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana nella sua newsletter settimanale- ci sono Regioni in deficit altre in pareggio. Tremonti deve rivolgersi a quelle che hanno sfondato i tetti di spesa. Un ministro che vuole correggere questa tendenza dovrebbe distinguere, intervenendo sulle Regioni che sfondano la spesa e valorizzando quelle che invece hanno i conti in ordine, siano esse governate dal centrodestra o dall’Ulivo. Altrimenti si produce solo confusione e si alimenta la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni.
Se il ministro Tremonti preferisce sparare sul mucchio vuol dire che non è ben informato – e questo è grave -, oppure che non vuol riconoscere che sono le Regioni governate dall’Ulivo ad avere i conti in pareggio. In Toscana l’ultimo mutuo fatto per ripianare il deficit risale al 1995. Non abbiamo fatto mutui neppure per gli investimenti. Per finanziare il piano straordinario di investimenti – 1.500 milioni di euro - abbiamo scelto una strada nuova quella dei mercato finanziario internazionale, con l’emissione di bond regionali.
La prima tranche è già stata collocata sul mercato con grande successo, tanto che il tasso strappato è il più basso tra le Regioni italiane che vi hanno fatto ricorso. Ciò grazie proprio alla gestione della sanità: gli investitori hanno apprezzato la capacità della Toscana nel gestire il settore senza produrre deficit. Incredibile: se ne sono accorti in Europa, ma non i ministri di questo paese! Ho l’impressione che l’obiettivo di scaricare sulle Regioni le responsabilità del buco finanziario sia solo un alibi, un modo per non affrontare le cause vere del deficit, per giustificare la mancata realizzazione delle promesse elettorali e per colpire le Regioni governate dall’Ulivo".