Dal Piano strategico parte il confronto sulle scelte della maggioranza di centrosinistra per i prossimi due anni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 Giugno 2002 08:02
Dal Piano strategico parte il confronto sulle scelte della maggioranza di centrosinistra per i prossimi due anni

Sarà il confronto continuo sul Piano strategico, e quindi sulle grandi scelte che attendono Firenze, il nuovo impegno della maggioranza di centro sinistra che governa Palazzo Vecchio. Un confronto serrato, per altro già avviato da tempo, che di fatto è stato l'anello di congiunzione anche nel corso della riunione di ieri sera alla quale erano presenti quasi tutti gli assessori e i consiglieri dei gruppi che sostengono l'Amministrazione guidata da Leonardo Domenici. ''Sarà questo il vero bilancio 'partecipato' di Palazzo Vecchio - ha detto ieri il vicesindaco Giuseppe Matulli, introducendo i lavori - perché le scelte contenute nel Piano non solo disegneranno il futuro di una città che è anche un bene culturale e che non deve essere soltanto un museo, sia pure di grandissimo prestigio.

Esso è anche la coerente progettazione di tutte quelle opzioni economiche che distinguono il diverso modo di amministrare una città tra centrosinistra e centrodestra''. Sulla relazione di Matulli si è sviluppato un serrato dibattito, anche con alcune distinzioni su temi che, in ogni caso, non riguardano le scelte strategiche dell'Amministrazione. Certamente, hanno concordato tutti i presenti, anche su questi temi il confronto dovrà essere costante, ma tutte le energie dovranno essere poste per rispondere a difficoltà, che ben presto saranno ancora più evidenti, per colpa di scelte che non dipendono da Firenze.

Il sindaco Domenici ha posto l'accento su questi problemi, sulle scelte economiche del Governo nazionale, ''proprio oggi a Roma il Governo Berlusconi ci presenterà il Dpef e se, già adesso, per molti Comuni ci sono problemi di chiusura dei bilanci, con la prossima finanziaria molti potrebbero rischiare la bancarotta. Il Ministro Tremonti si è reso conto che nelle sue casse non ci sono più soldi, e insieme al Presidente del Consiglio, sta scegliendo la strada più semplice: scaricare sugli Enti Locali, e ora anche sulle Regioni, la colpa di un dissesto di cui solo il centro destra è responsabile.

Noi dobbiamo attrezzarci per respingere, con determinazione e senza tentennamenti, questo 'attacco'''. Insomma il confronto per la maggioranza non è problema, ''ma nessuno può permettersi di restare alla finestra in una battaglia che si annuncia aspra. Le ultime elezioni amministrative - ha concluso il Sindaco - hanno messo in evidenza che gli elettori stanno rendendosi conto che con le bugie non si governa né un Paese né una città. Noi dobbiamo essere capaci di portare in fondo i nostri obiettivi e ripartire dalle città per lasciare al palo una destra senza idee e senza uomini''.

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