Anche Forza Italia ed AN intervengono sulla questione degli alloggi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 giugno 2002 19:19
Anche Forza Italia ed AN intervengono sulla questione degli alloggi

«Il Comune rinunci alle procedure di sfratto ed alle esecuzioni previste per luglio». E' quanto hanno dichiarato la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci e la vicecapogruppo di Forza Italia Bianca Maria Giocoli a proposito degli alloggi in via Magellano e via da Tolentino, costruiti con finanziamenti speciali ed assegnati nel 1952 agli esuli dai territori della Venezia Giulia che furono poi ceduti alla ex Jugoslavia, ai profughi della Grecia ed ai rimpatriati delle ex colonie. «Il Comune di Firenze - hanno spiegato le due consigliere - non è mai stato proprietario di questi alloggi come non lo è l'Ater, l'azienda pubblica di edilizia residenziale.

Questi alloggi sono di proprietà del demanio. E l'ordine del giorno approvato dalla maggioranza e volto a contrastare la richiesta di rinunciare agli sfratti è inutile e demagogico. La proprietà del demanio è stata confermata, anche se ciò non era necessario visto che la questione è regolata da una legge speciale, da pareri del Consiglio di Stato, dell'Avvocatura generale, da una circolare interpretativa dell'allora Presidente del Consiglio D'Alema e da una direttiva del Presidente del Consiglio Berlusconi e, alcuni giorni fa, dal Presidente della Repubblica Ciampi che ha confermato l'errore nel quale sta perseverando l'amministrazione fiorentina».

«I nuovi chiarimenti chiesti dall'ordine del giorno della maggioranza sono perciò inutili - hanno proseguito la Giocoli e la Checcucci - come strano è il concetto di legalità ed equità sociale contenuto nell'ordine del giorno approvato: si sfrattano i cittadini sulla base di applicazioni errate della legge. Va pertanto ristabilito non solo il diritto dei profughi a rimanere in questi alloggi ma anche i principi stessi del diritto che a Firenze sono stati calpestati - hanno concluso le due esponenti del centrodestra - quanto costerà poi al Comune, in termini di richieste di risarcimento danni, il perseverare in questo accanimento? Sarebbe opportuno che l'assessore Albini riconoscesse l'errore commesso e alzasse bandiera bianca».(mr)

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