24 maggio 2002 – Non la riconferma di impegni generici ma una temporizzazione precisa delle singole fasi di realizzazione dell’opera. Questo è quello che le istituzioni, Provincia, Regione e Comune di Firenze, hanno chiesto formalmente alle ferrovie per allontanare dubbi e preoccupazioni sulla realizzazione del polo tecnologico dell’Osmannoro e sul mantenimento delle prospettive occupazionali nell’area fiorentina.
All’incontro, concluso nella tarda serata di ieri in Palazzo Medici Riccardi (presenti il presidente della Provincia Michele Gesualdi e gli assessori provinciale ai trasporti e al lavoro Mirna Migliorini Migliorini e Davide Filippelli, il vicesindaco di Firenze Beppe Matulli e l’assessore comunale al lavoro Marzia Monciatti, l’assessore regionale alle infrastrutture Riccardo Conti) l’ingegner Mario Raspini, dell’UTMR, in rappresentanza anche di Trenitalia, ha fornito piena assicurazione sul fatto che non vi sarà alcuna riduzione di occupazione ed ha spiegato le fasi di realizzazione degli impianti dell’Osmannoro, fornendo però tempi precisi solo per quelle iniziali.
Valutando positivamente la conferma di tutti gli impegni da parte delle ferrovie ed anzi in parte un loro rafforzamento, Gesualdi ha rilevato a nome delle tre istituzioni, visti i ritardi degli ultimi tre anni, l’insoddisfazione per le ancora insufficienti indicazioni ricevute su tempi e finanziamenti del polo e ha affermato la necessità che siano fornite scadenze precise anche per la realizzazione delle successive fasi di costruzione degli impianti di Osmannoro.
Accogliendo l’invito dei sindacati, presenti alla riunione di ieri, Provincia, Regione e Comune “faranno quadrato” perché i progetti diventino realtà e portino nell’area l’occupazione e lo sviluppo atteso e che ha giustificato consistenti investimenti pubblici e collegheranno questo obiettivo agli altri rapporti in atto con le ferrovie. In tal senso predisporranno un documento comune che sarà inviato a ferrovie e sindacati. E un nuovo incontro è previsto dopo il 5 giugno.