Il caso della bambina peruviana operata in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 maggio 2002 08:22
Il caso della bambina peruviana operata in Toscana

FIRENZE- Claudia Caballero, la bambina peruviana di 13 anni affetta da osteosarcoma (una grave forma di tumore alle ossa) e giunta in Toscana nell'ottobre scorso per operarsi e curarsi, potrà terminare le terapie senza che la sua famiglia debba pagare alcunchè dei circa 51.645 euro (100 milioni delle vecchie lire) che servono per le prestazioni a cui è stata sottoposta al Cto di Firenze e al Meyer. Claudia aveva lanciato un appello per avere un aiuto economico. Una richiesta raccolta dalla Caritas di S.

Marcello Pistoiese (dove abita insieme alla madre e al fratellino nato nel gennaio scorso) e dal giornale Il Tirreno che hanno lanciato una sottoscrizione. La richiesta è stata rivolta anche alla Regione che ora, attraverso l'assessore regionale al diritto alla salute, Enrico Rossi, risponde positivamente.
"La storia di Claudia mi ha colpito - dice l'assessore - e abbiamo deciso di inserire il suo caso tra quelli che aiutiamo nell'ambito del nostro progetto di cooperazione sanitaria.

Abbiamo una legge che prevede ogni anno l'ospitalità gratuita per un massimo di 250 bambini provenienti da varie zone del mondo, soprattutto quelle più povere o coinvolte nelle guerre. Così pagheremo anche per l'operazione, i ricoveri e le cure di Claudia. So che il cuore dei toscani è grande e sono felice di poter impiegare il denaro che amministriamo per conto dei cittadini, per aiutare chi è in difficoltà".
Lo scorso anno sono stati circa 230 i piccoli pazienti curati negli ospedali di Careggi, Pisa, Siena, nel pediatrico apuano di Massa e al Meyer, che svolge anche funzioni di coordinamento per il progetto regionale di cooperazione sanitaria.

Sono numerose le patologie per le quali i bambini e gli adulti (fino a 50 ogni anno) vengono a curarsi qui da noi: le cardiopatie e le malattie oncoematologiche, anche se non mancano problemi come le mutilazioni provocate da mine antiuomo o malattie di altro genere, spesso congenite.
"La Regione - aggiunge l'assessore Rossi - promuove, anche in sanità, l'attività di cooperazione internazionale confermando così la sua vocazione alla solidarietà e valorizzando gli scambi fra culture diverse.

Impossibile citare tutte le iniziative. Ricordo soltanto il progetto per combattere l’Aids in Sudafrica, che prevede la formazione e l'aggiornamento del personale sanitario africano e la ristrutturazione e l’ammodernamento dei loro ospedali. Dopo lo scoppio della guerra in Afghanistan la Regione ha deciso di aiutare l’ospedale di Emergency a Kabul, lanciando una campagna di solidarietà e inviando tra l’altro oltre 40.000 confezioni di medicinali e strumenti sanitari". Il coordinamento di tutte le iniziative di cooperazione sanitaria è affidato all’Azienda ospedaliera Meyer di Firenze, cioè alla struttura presso la quale la piccola Claudia Caballero si sta tuttora sottoponendo alla chemioterapia dopo il trapianto di osso all'omero sinistro che ha effettuato presso il Centro Traumatologico Ortopedico di Careggi.

L'assessore Rossi ha scritto a Claudia una lettera nella quale si augura di poterla incontrare insieme alla madre prima del loro rientro in Perù previsto al termine delle cure.

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