"Varcando le porte regali"
Elena Men: l'iconografia russa nel cuore di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 maggio 2002 14:27
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L'esposizione delle icone di Elena Men, iconografa e restauratrice, in programma a Firenze al Palagio di Parte Guelfa, dal 25 maggio all'1 giugno (orario: 9.30-12.30, 15.30-19.00) e poi alla Chiesa Russa Ortodossa in via Leone X, è una preziosa occasione per avvicinarsi a questa tradizione antica e profonda, anche per imparare a cogliere cosa c'è dietro l'immagine. L'iniziativa è dell'assessorato ai gemellaggi del Comune di Firenze. L'occhio, facendosi più attento, varca quelle che Pavel Florenskij chiamava le "porte regali", oltre le quali ci si addentra nel mistero dell'amore di Dio.

Elena Men è nata a Zagorsk (Russia) l'8 settembre 1957. E' cresciuta nella famiglia di padre Aleksandr Men, biologo, biblista e sacerdote della Chiesa ortodossa, uomo di grande apertura ecumenica (protagonista del rinnovamento della chiesa ortodossa in Russia, autore di una fortunata biografia di Gesù di Nazareth, è stato ucciso da un folle mentre stava andando a prendere il treno che lo portava alla chiesa di cui era parroco). Elena Men ha frequentato la Scuola d'arte nella sua città natale.

Inizia a dipingere sotto la guida dei 'Maestri Iconografi della Chiesa Catacombale', nonostante le difficoltà poste dal regime sovietico. Lavora nel laboratorio iconografico del Patriarcato di Mosca e presso il Centro di Restauro scientifico 'Grabar' di Mosca. Si è stabilita nel 1989 in Italia dove, "nel rispetto dei canoni russo-bizantini", esegue icone su legno e gesso. Abita a Bologna e negli ultimi anni ha esposto le sue opere in varie città italiane. L'icona rappresenta nella tradizione orientale ben più di un'immagine dipinta: essa è figlia della preghiera, nasce da una meditazione personale che interpreta canoni e soggetti della tradizione iconografica, il cui modello principe è la "Veronica": l'impronta del volto di Gesù, condotto al Calvario, sul panno che Veronica, compatendo Cristo, gli porse per poter asciugare sangue, polvere e sudore.

Asciugatosi il volto, Gesù rese il panno a Veronica che, con grande sorpresa, vi vide di fatto ritratto il volto di Gesù.

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