"La Toscana insiste -scrive Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana, nella propria newsletter settimanale- E chiede al Governo un confronto sui problemi che riguardano il futuro della nostra regione. Per questo ho scritto nuovamente al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, invitandolo a Firenze. Non avendo ricevuto risposta ai precedenti inviti, nonostante le promesse di parlamentari, di sottosegretari e ministri, questa volta ho scelto di scrivere una lettera aperta, in modo da dare a questa iniziativa un rilievo pubblico.
E' giusto che i cittadini sappiano come stanno le cose. E' bene che sappiano che noi ricerchiamo il confronto e la collaborazione e che vogliamo realizzare le opere già decise senza che siano rimesse in discussione. Noi abbiamo impostato i rapporti in modo corretto e trasparente. Ci teniamo molto alla nostra autonomia, ma non possiamo fare tutto da soli. Proprio per questo richiediamo di incontrarci per definire insieme gli obiettivi da realizzare. I temi che vogliamo affrontare con il Governo sono noti.
I progetti comuni bloccati in attesa del via libera da parte del Governo sono, solo per fare qualche esempio, l'accordo di programma sulle politiche di sicurezza, il protocollo d'intesa sulla cooperazione internazionale, impostato positivamente con il Ministro Ruggiero e mai decollato, la messa a punto del Programma quadro sulla cultura, il grosso problema delle infrastrutture e quello delle nomine, gli investimenti per mettere l'Arno in sicurezza e quelli per l'erosione costiera. Insistiamo sul fatto che il dialogo con i singoli ministeri, pur necessario, non assicura quella visione d'insieme indispensabile per fare passi avanti di qualità strategica.
E' la Presidenza del Consiglio l'interlocutore giusto ed insostituibile. Attendiamo una risposta. Ci auguriamo che, nell'interesse della Toscana, questa volta sia positiva.
Senza sicure garanzie sulle nostre competenze e sul merito delle realizzazioni, la Toscana dirà no all'intesa proposta dal Ministro Lunardi per dare attuazione alla legge obiettivo in Toscana. Tre i motivi del nostro dissenso. Primo. La bozza d'intesa non scioglie la questione del Corridoio Tirrenico e della Due mari, due opere per noi collegate.
Il tracciato collinare che vuole Lunardi prevede un vero e proprio sventramento della Maremma. La nostra proposta punta invece sull'adeguamento della viabilità esistente (attuale Statale Aurelia) con un impatto ambientale e paesaggistico limitatissimo. Secondo. I caratteri fondamentali di un'eventuale intesa dovranno essere: i tracciati delle opere; il loro finanziamento; la valutazione delle ricadute ambientali. Terzo. L'obiettivo della Regione rimane quello della realizzazione del Corridoio Tirrenico.
E' per noi necessario aprire un tavolo permanente per valutare il progetto elaborato dalla Regione alla luce delle perplessità espresse da alcuni rappresentanti delle comunità locali, al fine di ricercare le migliori soluzioni sul piano tecnico".