“Contatti Epocali”: un viaggio fra Beethoven, Stockhausen, Lang e Stroppa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 maggio 2002 17:59
“Contatti Epocali”: un viaggio fra Beethoven, Stockhausen, Lang e Stroppa

Giovedì 23 Maggio (ore 21), alla Limonaia di Villa Strozzi (Via Pisana 77, Firenze – linee autobus 6 e 12), la collaborazione fra Amici della Musica Firenze, Istituto Universitario Europeo e Tempo Reale - Centro di produzione, ricerca e didattica musicale propone “CONTATTI EPOCALI”: un suggestivo concerto, dove “Kontakte” (per suoni elettronici, pianoforte e percussioni) di Karlheinz Stockhausen, “Anvil Chorus” (per sole percussioni) di David Lang (nato a Los Angeles nel 1957), “Innige Cavatine” e “Passacaglia Canonica” (tratte dal ciclo “Miniature estrose”, per pianoforte solo) del veronese Marco Stroppa (classe 1959) sono abbinati alla Sonata op.

111 di Beethoven. Un accostamento che potrà suonare provocatorio, ma in realtà soddisfa il desiderio di evidenziare quei punti di contatto che spesso, nella storia delle arti, collegano segretamente le innovazioni del passato a quelle della contemporaneità, traendo proprio da queste reti di interscambi una nuova vitalità. Cuore del programma è “Kontakte” di Stockhausen, composto fra il 1959 ed il 1960, lavoro chiave della musica contemporanea europea: laddove i contatti evocati dal titolo non sono solo fra la dimensione sonora strumentale e quella elettronica, ma anche con la tradizione musicale.

E così, partendo dalle esperienze elettroacustiche di Stockhausen, vengono stabilite nuove relazioni nell’arco dell’intero concerto: da un lato con l’astrazione visionaria della Sonata op. 111 di Beethoven, pagina per noi ormai tradizionale ma alla sua epoca presaga di modernità, e dall’altro con le prove attuali di Lang e Stroppa; e non è un caso che proprio quest’ultimo scriva “Innige Cavatina” come esplicito omaggio a Beethoven ma con la consapevolezza dell’arte di Stockhausen.

Interpreti di questa sorta di viaggio nel passato e nel futuro della musica sono il pianista Stephane Ginsburgh, nato a Bruxelles nel 1969, allievo di Paul Badura-Skoda e specializzatosi in musica contemporanea con Claude Helffer a Parigi, ed alle percussioni Gerrit Nulens, nato nel 1972, vincitore di prestigiosi premi internazionali e percussionista del celebre Ictus Ensemble. Il Centro Tempo Reale cura la regia del suono.

In evidenza