L'Università di Pisa "incorona" Mirella Freni

Redazione Nove da Firenze
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14 maggio 2002 11:18
L'Università di Pisa

Venerdì 24 maggio, alle ore 11 nell’Aula Magna della Sapienza, L’Università di Pisa conferirà la Laurea “Honoris Causa” in Lingue e letterature straniere a Mirella Freni. La cerimonia si aprirà con il saluto del rettore, Luciano Modica, e con la “Lettura della motivazione” da parte del preside della facoltà di Lingue e letterature straniere, Giuseppe Di Stefano. Subito dopo interverrà il prorettore vicario, Guido Paduano, che pronuncerà la “Laudatio” in onore della celebre cantante lirica.

Mirella Freni chiuderà il programma con la “Lectio Doctoralis”.
Il conferimento della Laurea “Honoris Causa” in Lingue e letterature straniere rappresenta per Mirella Freni il riconoscimento del grande contributo portato alla valorizzazione della cultura europea. Nella motivazione si legge infatti che “Mirella Freni ha impersonato la voce insieme immediata e raffinata che ognuna delle civiltà europee trasmette attraverso la tradizione nazionale operistica”. In particolare, prosegue la motivazione, la Freni “ha prestato amorosa cura alla significatività della dizione in tutte le lingue che formano il suo vastissimo repertorio, e ha letto in profondità la differenziazione e l’evoluzione dei linguaggi musicali, dagli ultimi splendori del barocco alle inquietudini del primo Novecento”.
In effetti Mirella Freni si è affermata in tutto il mondo come soprano dalla voce calda e dalla tecnica impeccabile e perfetta.

Nella sua gloriosa carriera ha interpretato più di quaranta diversi ruoli – in primis quello di Mimì, la protagonista de La Boheme, che l’ha consacrata ai massimi livelli – e si è esibita nei più celebri teatri del mondo, dalla Scala al Metropolitan, dai principali palcoscenici di Londra a quelli di Parigi, Mosca e Tokio. Mirella Freni, infine, ha collaborato con le più grandi personalità della musica operistica e da concerto. Non solo è stata la cantante preferita del maestro d’orchestra Herbert Von Karajan, ma ha lavorato anche con Visconti e Jean Louis Barrault, Carlos Kleiber e Abbado, Strehler e Ronconi, Jean Vilar e Zeffirelli, Sinopoli, Muti e Ozawa.

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