Lettera aperta di Idra al direttore de La Nazione: quando il confronto col sindaco sulla TAV?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 maggio 2002 11:22
Lettera aperta di Idra al direttore de La Nazione: quando il confronto col sindaco sulla TAV?

Il portavoce di Idra Girolamo Dell’Olio scrive al nuovo direttore de La Nazione Francesco Carrassi. E gli ricorda un appuntamento mancato: quello della cittadinanza con il sindaco e con la TAV, promesso da La Nazione due anni fa ma poi mai realizzato.
Fu proprio Francesco Carrassi a presiedere il Forum sull’Alta Velocità proposto da La Nazione nella Sala di Lorenzo a Palazzo Vecchio il 24 marzo 2000. Quel giorno a confrontarsi pubblicamente con il sindaco e con la TAV furono le categorie economiche e le organizzazioni sindacali.

Le associazioni e i comitati dei cittadini affollarono la sala, restando però costretti al ruolo di spettatori muti. E proprio Carrassi ebbe premura di rassicurare i cittadini: sarebbe stato riservato loro entro brevissimo tempo un incontro con i medesimi interlocutori. Ma quell’impegno non ha mai potuto concretizzarsi. Oggi il "progetto dei progetti", l’Alta Velocità con tutto il suo gigantesco corteo di cantieri e di disagi, non è più solo un accordo cartaceo. La TAV comincia a fare avvertire pesantemente la sua presenza nell’ambiente urbano.
"Il momento è tale - scrive Idra a Carrassi - da richiedere una sensibilità davvero particolare per le esigenze di tutela della città.

Un tessuto così prezioso come quello che fa da supporto alle attività economiche e produttive della "capitale della cultura" merita non solo il massimo impegno informativo, ma anche un’elevata capacità di valutazione dei costi e dei benefici che le trasformazioni in corso o in progetto possono comportare per la città".
Dopo aver ricordato al direttore l’impegno assunto con i cittadini a marzo 2000 al termine del Forum a Palazzo Vecchio, il portavoce di Idra conclude: "Non crede che possa essere oltremodo opportuno cercare di promuovere almeno oggi un confronto aperto, civile e democratico delle espressioni più informate e sofferenti della cittadinanza col sindaco e con la TAV? Sono in molti infatti a temere che sia stato autorizzato forse a cuor leggero e senza sufficiente trasparenza l’avvio di una cantierizzazione troppo intensiva e invadente.

Ma non è mai troppo tardi, recita un vecchio adagio al quale tante speranze della nostra comunità continuano ad aggrapparsi".

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