Certificato di responsabilità sociale, domande al via per le imprese toscane che intendono dotarsi della SA 8000
Pronto il bando per chiedere i finanziamenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2002 17:28
Certificato di responsabilità sociale, domande al via per le imprese toscane che intendono dotarsi della SA 8000<BR>Pronto il bando per chiedere i finanziamenti

FIRENZE Sarà pubblicato nei prossimi giorni sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana il bando pubblico del Documento unico di programmazione Obiettivo 2 “aiuti agli investimenti per servizi di consulenza” (misura 1.4) che prevede, per le imprese toscane dell’industria, dell’artigianato e del turismo, la possibilità di usufruire dei finanziamenti europei per consulenze legate alla acquisizione di certificazioni sia di tipo ambientale (Emas e Iso), sia per la certificazione di responabilità sociale SA 8000 (Social accountability 8000).

Il finanziamento pubblico complessivo previsto è di circa 39 milioni di Euro, di cui oltre 10 milioni di contributi europei. LA Toscana è la prima regione in Europa ad aver inserito nel documento unico di programmazione dell’Obiettivo 2 per gli anni 2000-2006, una misura che prevede incentivi alle imprese che intendoino ottenere la certificazione, rispondendo così all’invito formulato dalla Commissione europea nel Libro Verde “Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese”. La SA 8000 è uno standard internazionale (già adottato da multinazionali e aziende come Avon, Dole Food, Coop Italia, Toy R’Us) la cui adozione implica, da parte delle imprese che vi aderiscono, un approccio globale al tema della qualità, dove diventa importante non solo il cosa ma anche il come si produce.

I criteri etici cui sono vincolate le imprese fanno riferimento a diversi settori: lavoro infantile, lavoro obbligato, salute e sicurezza, libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva, discriminazione, procedure disciplinari, orario di lavoro, retribuzione, sistemi di gestione. “L’appuntamento di marzo ci ha convinto che i tempi sono maturi – spiega l’assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna – per andare incontro a una domanda di eticità sempre più forte e diffusa da parte dei consumatori e anche per dare alle imprese toscane l’opportunità di creare nuovo valore aggiunto e di competere con armi nuove sui mercati internazionali”.

Collegamenti
In evidenza