Comune e militari si accordino per salvare i giardini di viale Malta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2002 16:22
Comune e militari si accordino per salvare i giardini di viale Malta

«Amministrazione comunale e autorità militari devono accordarsi per salvare i giardini di viale Malta». Lo ha detto il capogruppo Verdi Alessio Papini ricordando «che la volontà di salvare questi giardini, messi a rischio dal nuovo progetto per lo stadio di atletica leggera, è stato affermata recentemente da tutto il Consiglio comunale proprio grazie ad una mozione dei Verdi». «Con la costruzione del nuovo stadio - ha aggiunto Papini - si è previsto di costruire 5 campi da tennis per i militari che andranno ad intaccare appunto i giardini con evidente danno per la qualità della vita degli abitanti.

Di recente c'è stato un incontro tra militari e rappresentanti dell'amministrazione comunale: ci auguriamo che per i campi da tennis venga individuata una collocazione alternativa in una delle molte delle aree militari e caserme da dismettere». «Nessuno - ha proseguito il capogruppo dei Verdi - ha mai messo in discussione il diritto dei militari ad avere dei campi da tennis. Sorprende però la lettera inviata ai quotidiani dal generale Varda nella quale si indica come capziosa e pretestuosa la richiesta dei comitati di zona, che è anche la nostra, di trovare spazi alternativi per i questi campi.

E' chiaro che il nostro obiettivo non è affatto quello di offendere i militari, ma semplicemente di individuare un'area alternativa per le loro attività sportive. Infatti la volontà dichiarata di voler restare a tutti i costi al Campo di Marte non mi pare particolarmente giustificata. Un passaggio della lettera ci è parso oscuro: quello nel quale si afferma che i campi da tennis servono per le attività di istituto e non solo ricreative. Tennis vuol dire tennis e non ha nulla a che vedere con le attività di istituto militari, a meno che i nostri militari non utilizzino palle da tennis al "trinitrotoluene".

Ci auguriamo quindi che Comune ed autorità militari riescano a individuare una soluzione gradita a tutti per migliorare l'inserimento dei presidi delle nostra forze armate a Firenze».

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