La prima indagine dell'Osservatorio regionale sulla cooperazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 Aprile 2002 18:18
La prima indagine dell'Osservatorio regionale sulla cooperazione

Firenze- La cooperazione costituisce una realtà importante del sistema economico toscano: una realtà presente in quasi tutti i settori che, con le sue oltre 3800 imprese incide per circa il 4% sull'occupazione regionale e introduce nel sistema forme peculiari di partecipazione, legate alla natura e alle finalità delle cooperative.
E' un universo in movimento, all'interno del quale si stanno affermando tendenze nuove.
La Regione si propone di riflettere in maniera sistematica su questo universo con l'Osservatorio regionale sulla cooperazione, realizzato in collaborazione con Unioncamere Toscana e con le quattro centrali cooperative presenti nella nostra regione (Confcooperative, LegaCoop, Agci e Unci), frutto di un'intesa fra tutti i soggetti interessati e previsto dal Programma regionale di sviluppo economico 2001-2005.
L'indagine condotta dall'Irpet sul sistema cooperativo in Toscana è il primo frutto del lavoro dell'Osservatorio che si avvale, fra l'altro, di un comitato tecnico-scientifico che dovrà orientarne l'attività.

Obiettivo: approfondire la conoscenza del settore, la sua articolazione sul territorio e il suo ìpesoî sullíintero sistema economico toscano.
"Riflettere su questo - afferma l'assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna nel presentare la ricerca - è particolarmente importante per la Regione nel momento in cui, con il nuovo Programma regionale di sviluppo, ci si propone di valorizzare e promuovere la partecipazione e la responsabilizzazione dei soggetti che fanno parte del sistema regionale, per affermare una logica della qualità fondata sull'integrazione e sulla programmazione degli interventi per lo svilupp".
Ciò significa, in altre parole, che nel momento in cui si imbocca con decisione la strada di uno sviluppo sostenibile che non punta sulla quantità ma sulla qualità, non solo sul cosa e sul quanto ma anche sul come si produce, non è possibile trascurare questo universo che ha in questa regione tradizioni e radici così profonde da renderlo, appunto, qualitativamente diverso e, per questo, riconoscibile come tale.

E' anche questa diversità che la Regione intende valorizzare. Per questo, ricorda Brenna, sono già stati messi in campo diversi strumenti, a partire dalla legge 49 dell'85, meglio conosciuta come legge Marcora, una norma statale la cui competenza è stata recentemente affidata alle Regioni e i cui fondi sono stati trasferiti nel Fondo unico regionale per líindustria. Per il 2001-2002 sono disponibili circa 6 milioni di Euro per le imprese cooperative, cui si aggiungeranno ulteriori risorse con la ripartizione dei fondi 2002.

Le imprese toscane potranno inoltre accedere ai finanziamenti comunitari previsti dal Docup, il documento unico di programmazione che prevede riferimenti specifici al settore nelle due misure: "aiuti agli investimenti produttivi ed ambientali delle imprese industriali e cooperative" e "aiuti agli investimenti di piccole imprese artigiane e cooperative di produzione e di lavoro". Da ricordare, infine, la possibilità di accedere a finanziamenti ad hoc, reperiti anch'essi allíinterno del Docup, per le imprese che intendono acquisire certificazioni e, in particolare, la certificazione di responsabilità sociale Sa 8000.

Tutti elementi che si attagliano particolarmente alla fisionomia e alle finalità del mondo cooperativo.
Nel merito del lavoro dell'Osservatorio è entrato il presidente di Unioncamere Toscana Pierfrancesco Pacini che ha ribadito líimportanza del settore cooperativo e del ruolo svolto dalle associazioni regionali di categoria. "Il mio augurio - ha detto - è che l'appuntamento di oggi possa costituire il primo passo di un Osservatorio sullíeconomia che, pur nella modularità e nellíautonomia delle diverse componenti costitutive (ccoperazione, commercio, artigianato), consenta di disporre di un quadro di riferimento unitario e coerente allíinterno del quale inserire anche nuovi settor".

Pacini ha ribadito inoltre la volontà del sistema camerale di rafforzare la collaborazione con la Regione mettendo a disposizione della società toscana strumenti conoscitivi e risorse.

Collegamenti
In evidenza