La tragedia della piccola Ambra: il dibattito in Consiglio provinciale

Redazione Nove da Firenze
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04 marzo 2002 20:19
La tragedia della piccola Ambra: il dibattito in Consiglio provinciale

4 marzo 2002 – Il Presidente della Provincia Michele Gesualdi ha respinto la proposta di una Commissione d’inchiesta interna sulla tragedia accaduta mercoledì nel Parco di Pratolino in quanto “vi è piena fiducia nell’indagine della Magistratura”, proponendo un ampio emendamento a una mozione presentata dalla Casa delle Libertà che si era espressa in questo senso chiedendo anche la chiusura del Parco di Pratolino. Con l’emendamento di Gesualdi, che è stato accolto dai proponenti la mozione, si respinge la chiusura del Parco e si dà mandato alla prima commissione consiliare di effettuare un monitoraggio sul Parco Mediceo di Pratolino avvalendosi degli uffici e dei tecnici dell’Amministrazione provinciale.

La mozione è stata quindi approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale.
Intervenendo in Consiglio provinciale sulla tragedia accaduta mercoledì scorso, il Presidente della Provincia Michele Gesualdi ha detto quanto segue:
“Davanti alla tragedia che ha colpito la famiglia Cacioppo e tutti noi, ho creduto che l’atteggiamento da assumere fosse innanzitutto quello della condivisione del dolore e della vicinanza da una parte e, dall’altra, quello della fiducia piena nella Magistratura.

Occorre rispetto del dolore dei genitori, del dolore degli insegnanti, del personale della Provincia, dei bambini compagni di Ambra. Le condizioni in cui è maturata questa tragedia sono oggetto di un’inchiesta approfondita da parte della Magistratura, ma ho visto, con grande dispiacere, che qualcuno ha avanzato ipotesi e accuse, perfino nel giorno dei funerali. Fa male e turba che ci sia anche quella ‘brutta politica’ che cerca visibilità con le illazioni, con le accuse dette e non dette e non si ferma nemmeno davanti a tragedie come queste.

Qui non si tratta né di assolvere né di accusare qualcuno: non tocca né a me né a voi farlo. Lasciamo lavorare, con rispetto, la Magistratura. Io esprimo dolore e difendo i funzionari della Provincia che, fino a prova contraria, lavorano nell’interesse di tutta la collettività affrontando con competenza e non poche difficoltà i rischi che comporta un’assunzione di responsabilità quando si tratta di riorganizzare strade, ristrutturare scuole, rendere funzionali spazi come quelli di Pratolino.

Mi auguro che tragedie come quella che ha investito la piccola Ambra non accadano più. Quello che è accaduto ci interroga, ci spinge a portare avanti, con ancor più determinazione, l’opera di risanamento del Parco di Pratolino sottoposto peraltro a un vaglio continuo”.
Il dibattito del Consiglio provinciale sulla tragedia di Pratolino – introdotto da una relazione dell’assessore Alberto Di Cintio sull’attività del Laboratorio di didattica ambientale - ha ruotato intorno alla proposta del capogruppo di Forza Italia, Carlo Bevilacqua, di istituire una commissione d’indagine per verificare le condizioni di sicurezza all’interno del parco.

Nel frattempo, per l’esponente del Polo, Pratolino avrebbe dovuto restare chiuso.
A questa proposta il vicepresidente Piero Certosi ha risposto con una formulazione alternativa: dare vita ad una commissione non d’indagine, ma operativa, effettuando un sopralluogo a Pratolino di una commissione consiliare, supportata dai tecnici provinciali e dell’Istituzione del parco.
Su iniziativa del presidente Michele Gesualdi la proposta di una Commissione d’inchiesta interna è stata ampiamente emendata in questa direzione, escludendo la chiusura del Parco e dando mandato alla prima commissione consiliare di effettuare un monitoraggio sul Parco Mediceo di Pratolino avvalendosi degli uffici e dei tecnici dell’Amministrazione provinciale.
La necessità di chiarimenti su sorveglianza, segnaletica e limitazioni di accesso nel parco è stata affermata da Alessandro Giorgetti, di An.

La sicurezza va verificata, ha aggiunto sempre per An PierGiuseppe Massai. “Sono da accertare anche responsabilità amministrative, l’indagine interna serve comunque”, ha sottolineato Enrico Nistri, pure lui di An.
Alessandro Corsinovi, Ccd, ha parlato di “numerose” segnalazioni da parte di responsabili e funzionari preposti al parco, in documenti da lui stesso visionati, circa condizioni di sicurezza da verificare in relazione alle attività didattiche.
“Fermiamoci”, ha detto ai colleghi il capogruppo di Rifondazione Eugenio D’Amico: “di fronte a fatti così dolorosi la politica deve fare non uno ma dieci passi indietro”.
Sulla stessa sintonia il capogruppo dei Ds Tiziano Lepri (“Dobbiamo manifestare la nostra partecipazione e basta”) e Massimo Marconcini, del Pdci (“Abbiamo fiducia nella magistratura, vedremo più avanti cosa bisogna fare”).
Un approfondimento sulle eventuali situazioni di pericolo è doveroso, per il rappresentante dei Democratici Pasquale De Luca, da parte però degli uffici competenti, non di una commissione d’indagine.

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