''Nessuna illegittimità nell'affidamento del servizio idrico integrato dell'Ato 3 alla Società Publiacqua. La causa invocata dalla Associazione Imprese Realizzatrici Schemi Idrici (IRSI), infatti, non sussiste''. Lo ha detto l'assessore all'Acquedotto e fognature, Paolo Coggiola, commentando alcune notizie comparse oggi sulla stampa. ''Alla Publiacqua partecipano, secondo l'accordo di programma promosso dal Comune di Firenze - ha aggiunto l'assessore - esclusivamente i Comuni dell'Ato 3 in proporzione alla popolazione residente al 31 dicembre 1999.
E secondo una specifica sentenza del Consiglio di Stato, la partecipazione dei Comuni alle società, a prevalente capitale pubblico, può essere diretta o a mezzo di società da essi partecipate. Proprio in considerazione di quest'opportunità, i Comuni di Pistoia e Serravalle Pistoiese, appartenenti all'Ato 3, si sono avvalsi della possibilità di farsi rappresentare, per le quote da essi possedute, dalla società Publiservizi di cui questi Comuni sono soci''. ''Quindi le argomentazioni per la 'presunta illegittimità' sono inesistenti.
Per il resto - ha concluso l'assessore Coggiola - l'Ato 3, nell'affidamento diretto a Publiacqua, ha addirittura precorso quanto successivamente previsto dalla Finanziaria relativamente alla scelta del socio privato. Rimane tuttavia l'obiettivo, comune a tutti i 'soci' della Publiacqua e di Acque Toscane (gestore dell'Ato 2), di arrivare rapidamente ad un'unica gara per la selezione del partner privato in vista della costituzione di un unico 'gestore' della Toscana centrale''.