Inaccettabile la pretesa della Margherita di aumentare i propri assessori
Per risolvere la crisi si apra un tavolo delle forze di maggioranza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 Febbraio 2002 23:42
Inaccettabile la pretesa della Margherita di aumentare i propri assessori<BR>Per risolvere la crisi si apra un tavolo delle forze di maggioranza

«La pretesa della Margherita di aumentare il numero di assessori di riferimento nella Giunta di Firenze è inaccettabile sia sul piano numerico, un partito avrebbe un numero di assessori di riferimento praticamente uguale alla propria rappresentanza consiliare, ma soprattutto sul piano politico». E' il giudizio dei consiglieri del gruppo dei Comunisti Italiani, Nicola Rotondaro, Lorenzo Marzullo e Luca Pettini e della segretaria provinciale Silvia Fissi. «L'asse Margerita-DS che si è di fatto costituito in questi anni nella maggioranza di Palazzo Vecchio - hanno aggiunto - determina un già eccessivo spostamento al centro del baricentro della coalizione, rispetto sia all'esito elettorale che al comune sentire della città di Firenze.

Le scelte di privatizzazione spinta, la tendenza ad esternalizzare in modo massiccio i servizi comunali gestite dagli assessori Billi e Tani; le dismissioni ad oltranza, la politica dei trasporti, con l'ATAF che non dà risposte in termini di servizio pubblico a provvedimenti importanti ma problematici per i cittadini come le targhe alterne, costituiscono già nei fatti un forte sbilanciamento al centro gestito in prima persona da uomini e donne dei DS e della Margherita». Secondo i Comunisiti Italiani «una efficace opposizione al centrodestra non si può fare se si compiono scelte programmatiche simili.

Occorre dare segnali di discontinuità, in primo luogo sui programmi. E' quanto ci chiedono le migliaia di cittadini che si sono mobilitati in questi giorni in occasione delle manifestazioni sindacali e di quella indetta da alcuni professori universitari». «In questi giorni - hanno proseguito Rotondaro, Marzullo, Pettini e la Fissi - ci siamo fatti promotori di una ripresa del dialogo a sinistra ed abbiamo ottenuto risposte positive da parte dei DS e del gruppo consiliare di Rifondazione Comunista.

Questo dialogo deve andare avanti e rafforzarsi. Per questo facciamo appello al PRC affinché non prevalga la propensione all'isolamento. Se il PRC esce dal frigorifero e si mette in gioco sarà più facile tenere a sinistra l'asse della politica fiorentina. Analogamente chiediamo ai DS rimettere in discussione una linea di rincorsa al centro che, a Firenze come a Roma, si sta dimostrando fallimentare». «Il nostro partito - hanno concluso i Comunisti Italiani - dà un giudizio positivo sull'incontro avvenuto fra le forze politiche che sostengono la maggioranza di Palazzo Vecchio poiché costituisce un importante passaggio per la risoluzione della crisi venutasi a creare in questi giorni.

L'apertura di un tavolo delle forze di maggioranza è infatti la giusta via affinché la soluzione della crisi sia condivisa da tutte le forze politiche. Noi Comunisti Italiani del resto non accetteremo soluzioni che siano il frutto di trattative tra singole componenti della coalizione ed il Sindaco. Partendo dai programmi e dall'opposizione al centro destra, sarà possibile ritrovare le ragioni dell'alleanza e rilanciare l'Ulivo a Firenze e nel Paese. Noi ci impegneremo in questa sfida».

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