Martini incontra i giovani algerini vittime delle mine

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 febbraio 2002 15:46
Martini incontra i giovani algerini vittime delle mine

FIRENZE- Vittime delle mine antiuomo, probabilmente di fabbricazione italiana, disseminate dai guerriglieri del Gia, il Gruppo islamico armato. Sono quattro giovani algerini, da qualche giorno in Toscana, ospiti del reparto di riabilitazione dell'ospedale di Seravezza, che hanno ricevuto le protesi presso il centro ortoprotesico di Campiglia Marittima.
I giovani, accompagnati da un medico fisiatra della Repubblica popolare democratica di Algeria e dal professor Alessandro Battaglia, fisiatra della Asl della Versilia, sono stati ricevuti dal presidente della Regione, Claudio Martini, che ha voluto conoscerli personalmente.

L'iniziativa della Regione Toscana ha preso avvio nel 1999 aderendo all'iniziativa dell'allora ministro della Sanità, che ha sottoscritto un accordo di cooperazione tra Italia e Algeria. Da allora sono stati 3 i gruppi di giovani algerini che sono venuti in Toscana per ricevere protesi che permettessero di superare le mutilazioni subite. "Il nostro impegno - ha detto il presidente Martini - è soltanto una piccola goccia nel mare delle necessità, ma vuol essere un segnale tangibile della solidarietà della Toscana e il nostro modo di dire no al terrorismo e all'utilizzo di quel barbaro strumento di sofferenza e di morte rappresentato dalle mine antiuomo".
L'idea della Regione è quella di fornire all'Algeria materiale protesico, ma di provvedere anche alla formazione del personale medico e tecnico locale.
"Stiamo infatti lavorando - precisa il presidente - alla possibilità di allestire in quella regione un centro specializzato, in grado di realizzare le protesi e curare la riabilitazione degli oltre 200 amputati a causa delle mine".

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