Su Internet l'identikit dello sport toscano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 febbraio 2002 14:58
Su Internet l'identikit dello sport toscano

FIRENZE Oltre 300 mila tesserati a federazioni sportive, ovvero circa il 15 della popolazione regionale compresa tra gli zero e i 60 anni; tanti altri toscani che sfuggono a questa statistica perché fanno pratica sportiva in modo non organizzato, come il ciclista amatoriale o il tennista del fine settimana; circa 9.500 associazioni attive e oltre 8 mila impianti che rappresentano una risposta importante alla crescente domanda di sport. Sono questi i dati più recenti che "fotografano" la realtà dello sport in Toscana.
Il dato sull'associazionismo è frutto di un approfondito censimento realizzato negli anni scorsi in collaborazione con il Coni regionale.

Nel corso dell'indagine sono stati presi in considerazione ben 400 parametri, dalle discipline praticate alla proprietà, dalla localizzazione rispetto al centro abitato ai servizi di supporto, dalla superficie complessiva all'anno dell'ultima ristrutturazione. Va ricordato che, pur nei limiti di risorse insufficienti, la Regione ha ottenuto importanti risultati sul piano dell'adeguamento e del rinnovamento dell'impiantistica, con significative agevolazioni contributive in conto interesse (89 progetti finanziati nel 2000 e nel 2001 relative ad opere con un costo complessivo di quasi 20 milioni di euro) e in conto capitale (64 progetti nel 2001, per opere con costo complessivo di 3 milioni e 400 mila euro).

"Nonostante rimangano alcune situazioni critiche - spiega l'assessore regionale allo sport, Mariella Zoppi - riteniamo di aver raggiunto un buon livello di funzionalità degli impianti esistenti, sia per quanto riguarda la messa a norma che l'abbattimento delle barriere architettoniche. Tuttavia, dopo la fase di priorità per il ripristino e il completamento delle strutture, oggi si affaccia l'esigenza di iniziare a pensare alla realizzazione ex novo di alcune tipologie di grandi impianti idonei ad ospitare manifestazioni di livello olimpico".

Ricordiamo che la Toscana attende ancora significativi fondi residui assegnati a suo tempo per l'impiantistica sportiva nell'ambito della legge 65/1987, varata per i Mondiali 90. Si parla di contributi statali per 13 milioni e mezzo di euro, destinati all'attivazioni di mutui ventennali per 82 progetti. Allo stesso modo si attendono quasi 12 milioni di euro che potranno essere utilizzati per gli impianti di risalita in zone sciistiche.
“Comunque sia la Toscana è sempre sul podio e oggi siamo qua per dialogare con gli operatori impegnati sul campo, veri protagonisti di questi risultati”.

Il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, ha aperto i lavori della Conferenza regionale dello sport, in svolgimento al Centro tecnico federale di Coverciano, citando i dati dello studio ‘Forces’ su Regioni e sport che vede la Toscana ai primi posti in Italia per spesa, numero di praticanti, di eventi e di impianti. In particolare, la ricerca indica nella Toscana la prima regione per la spesa, la seconda per numero di praticanti e di società affiliate al Coni e la terza per numero di palestre, centri e manifestazioni organizzate.
“Quella dello sport – ha aggiunto Martini - è una società coesa, in cui non ci si sono esclusi, ed un grande veicolo di civiltà”.

A questo proposito, Martini ha anche ringraziato i numerosissimi esponenti del mondo dello sport toscano presenti nell’Aula magna del Centro per la sensibiltà e al solidarietà dimostrate in occasione delle campagne di cooperazione promosse dalla Regione Toscana.
“Con questa conferenza - ha concluso il suo saluto il presidente - intendiamo misurarci con il tema del rilancio forte dello sport toscano, valorizzando l’associazionismo sportivo e il rapporto pubblico-privato. Con un occhio attento, anche, a problemi come quelli della violenza e del doping che rappresentano una minaccia per chi, come tutti noi, crede nei più autentici valori sportivi”.
Un forte impegno per la massima diffusione dello sport nella società toscana, nonostante le tante difficoltà legate alla complessità della materia ma anche ad un quadro normativo tutt'altro che chiaro e alle insufficienti disponibilità finanziarie.

Questo quanto ha assicurato questa mattina l'assessore regionale allo sport, Mariella Zoppi, nella sua relazione introduttiva ai lavori della Conferenza regionale per lo sport, ospitata nell'aula magna del centro federale di Coverciano. "Viviamo in una situazione di luci e ombre, caratterizzata da risultati significativi ma anche da elementi di preoccupazione - ha spiegato l'assessore - La recente riforma costituzionale ha consolidato e allargato il ruolo delle Regioni, che oggi costituiscono il principale punto di riferimento e di proposta per tutti gli operatori sportivi, ma attendiamo ancora che il governo faccia la sua parte e che assieme alle competenze arrivino i fondi necessari per farvi fronte.

E' sempre più forte la consapevolezza di quanto sia importante coinvolgere i giovani e i giovanissimi nelle attività sportive, ma dobbiamo anche registrare con preoccupazione la diffusione del doping tra fasce di età sempre più basse. Ci stiamo impegnando perché lo sport entri più massicciamente nel mondo della scuola, ma allo stesso tempo constatiamo che questo non sembra essere un orientamento condiviso dal governo. La nostra parola d'ordine è 'un'ora al giorno di educazione fisica per crescere meglio' mentre il ministro Moratti manifesta l'intenzione di rendere opzionale l'attività motoria".
Tutto questo, ha sottolineato l'assessore, con una precisa consapevolezza: "Siamo convinti che vivere correttamente lo sport significhi ribadire il concetto che sport e cultura devono sempre andare avanti di pari passo, affermando il diritto di ogni cittadino ad una migliore qualità della vita e dei rapporti interpersonali e sociali".
Per quanto riguarda la Regione, questo significherà ad esempio un particolare sforzo per l'impiantistica sportiva, in modo da soddisfare la crescente domanda di attività motoria anche al di fuori dello sport organizzato, con la creazione di strutture polivalenti e spazi verdi attrezzati in quartieri ancora carenti sotto questo profilo; oppure iniziative per rimodernare le palestre attigue alle scuole o per incentivare l'imprenditorialità privata per le palestre cittadine, ferma restando anche "l'esigenza di iniziare a pensare la realizzazione ex novo di alcuni grandi impianti idonei ad ospitare manifestazioni di livello olimpico"; e ancora, un impegno sulla formazione professionale, con la previsione di ulteriori specializzazioni per gli istruttori, l'individuazione di progetti di sport e gioco-sport specificamente mirati sui giovanissimi, l'attivazione di percorsi per una diffusione di una cultura dello sport imperniata sui valori del "fair play", contro ogni tentazione di doping.

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