Un progetto per garantire l'uso dell'olio extravergine prodotto nella provincia di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 febbraio 2002 13:28
Un progetto per garantire l'uso dell'olio extravergine prodotto nella provincia di Firenze

FIRENZE 1 FEBBRAIO 2002- L'Olio extravergine di oliva prodotto nella provincia di Firenze entra nei ristoranti e nelle panetterie del territorio, grazie al progetto realizzato dalla Camera di Commercio insieme alle associazioni di categoria.
"Un progetto - ha detto il presidente Luca Mantellassi - nato per valorizzare il pregio e la qualità di un olio che oggi registra una produzione provinciale annua di 66.000 q.li per 5 milioni di piante".
L'iniziativa vede il coinvolgimento di 45 aziende agricole e 46 fra ristoratori e panificatori che insieme si impegneranno fino al 30 ottobre a diffondere l'uso del prodotto.
I ristoranti avranno sui tavoli piccole bottiglie di olio extravergine, a disposizione dei clienti per l'assaggio, e distribuiranno libretti con informazioni utili sull'olio e le sue caratteristiche nutrizionali ed estetiche.
I panifici si impegneranno, invece, ad utilizzarlo tra i loro ingredienti.
Da parte loro, i produttori che hanno aderito all'iniziativa forniranno l'olio extravergine nelle confezioni richieste e ad un prezzo agevolato.
Per tutto il periodo, la Camera di commercio garantirà il corretto svolgimento dell'iniziativa.
Per la prima volta, produttori, ristoranti e panificatori si alleano e investono su un progetto a tutela della salute del consumatore.

IL PROGETTO
Nella Provincia di Firenze, si registrano oltre 5.000.000 di piante di olivo, con una produzione media annuale di circa 66.000 q.li di olio che viene prodotto in oltre 80 frantoi.
La coltivazione dell'olivo pertanto non è soltanto un elemento di importanza fondamentale per l'ambiente ed il paesaggio ma rappresenta anche un fattore economico di grande rilevanza per l'economia delle aziende agricole e per la nostra tavola.
Le cultivar, il clima, il territorio, la raccolta anticipata delle olive, la lavorazione effettuata entro 48 ore dalla raccolta, i metodi di lavorazione, sono questi gli elementi principali che determinano la qualità ed il pregio degli oli Fiorentini.
Dal confronto delle analisi chimico-fisiche ed organolettiche con gli oli di altra provenienza, possiamo affermare che l'olio della ns.

provincia non solo non teme confronti con gli altri oli italiani o esteri che invadono il ns. mercato, ma si colloca in una posizione di assoluto rilievo che tuttavia, talvolta, non trova adeguato riscontro sul piano strettamente commerciale.
Purtroppo nel settore dell'olio, a differenza di quello del vino, si registra tuttora una scarsa attenzione e conoscenza del prodotto di qualità, sia da parte dei consumatori che degli esercizi di ristorazione.
Riteniamo che per valorizzare questo prodotto, che presenta formidabili valori nutrizionali e dietetici, occorre diffonderne la cultura e portarla a conoscenza di quell'ampia fascia di consumatori che sempre pi~ sovente esigono qualità, origine e tipicità.
La Provincia di Firenze, polo di attrazione del turismo mondiale, può rappresentare, tramite gli esercizi di somministrazione, un importante veicolo di diffusione dell'uso a tavola dell'olio di qualità.
In questa prospettiva, la Camera di Commercio di Firenze, in collaborazione con le Associazioni di categoria degli agricoltori e dei commercianti della Provincia, ha promosso una iniziativa che si propone lo scopo di diffondere la conoscenza e l'uso dell'olio extravergine di qualità prodotto nella ns.

Provincia.
Il tentativo, originale nell'ambito delle iniziative di settore, è quello di diffondere l'uso del prodotto facendo incontrare i tre attori principali della filiera e cioè: Il produttore, il ristoratore e/o panificatore ed infine il consumatore finale.
A questo scopo è stato adottato un regolamento nell'ambito del quale:
Il produttore si impegna a:
fornire agli esercizi della ristorazione e/o ai panifici l'olio extravergine di oliva prodotto nella Provincia di firenze , raccolto 2001, previa certificazione rilasciata dalla Camera di Commercio, tramite le analisi chimico-fisiche ed organolettiche effettuate sul prodotto a garanzia della qualità;
fornire l'olio agli esercizi di somministrazione in bottiglie regolarmente etichettate di piccole dimensioni;
praticare uno sconto del 10% sul prezzo di listino;
accettare i controlli della Camera di Commercio sulla corretta applicazione dell'iniziativa.
Gli esercizi di somministrazione e/o panificazione si impegnano a:
tenere in evidenza il logo dell'iniziativa limitatamente al periodo di tempo durante il quale presentano le bottiglie dell'olio selezionato;
presentare su ogni tavolo una bottiglia di olio extravergine etichettata;
acquistare un quantitativo minimo di 48 bottiglie da ciascuna azienda agricola con la quale concludono l'accordo;
conservare l'olio in condizioni tali da non comprometterne la qualità;
offrire ai clienti materiale informativo sull'olio extravergine di oliva fornito gratuitamente dalla Camera di Commercio o dall' azienda agricola;
accettare i controlli della Camera di Commercio sulla corretta applicazione dell'iniziativa.
A sua volta la Camera di Commercio di Firenze si impegna a garantire la qualità del prodotto, ad effettuare i controlli, a realizzare il logo dell'iniziativa ed il materiale informativo ed infine a fare una adeguata pubblicità.
In particolare, per quanto riguarda il materiale informativo è stato realizzato un opuscolo in Italiano e in Inglese che sarà distribuito gratuitamente ai consumatori tramite gli esercenti.
L'iniziativa, a carattere sperimentale avrà inizio il 1f febbraio 2002 e terminerà il 30 ottobre ma potrà proseguire, qualora si riscontrino le condizioni attuative.
Alla data odierna hanno aderito 45 aziende agricole e 46 fra ristoratori e/o panificatori.

Si auspica che il numero degli esercenti possa crescere nel corso dell'anno.
Sul tema interviene Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc: "Le norme sulla etichettatura dell'olio di oliva sono l'ennesima beffa al consumatore e un regalo ai produttori che continueranno a fare i loro interessi. Che senso ha prescrivere norme che possono e non devono? In un Paese civile le leggi dettano regole e prevedono sanzioni per i trasgressori: non si fanno cadere dall'alto regali e concessioni a meno che non si considerino sudditi i cittadini.

Che valore ha una norma che lascia facolta' al produttore di indicare la provenienza delle olive? Che senso ha indicare un prodotto made in Italy quando un quarto dello stesso puo' essere spagnolo, greco, marocchino, tunisino, algerino e turco? Quali controlli sui pesticidi vengono effettuati nei Paesi nord africani? Ma il Ministro alle Politiche Agricole non ha ripetutamente dichiarato che occorre valorizzare i prodotti italiani?
Noi consigliamo ai consumatori di acquistare olio di oliva doc (denominazione di origine controllata) perche' si ha la garanzia (a meno di truffe) che il ciclo produttiva dell'olio si svolge in una determinata area geografica e quindi e' sicuramente italiano".

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