«Perché la linea ferroviaria che arriva alla stazione Leopolda non è stata riaperta al traffico metropolitano?»
«Inutile la nuova strada che dovrà collegare via Pistoiese con Porta a Prato»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 gennaio 2002 07:40
«Perché la linea ferroviaria che arriva alla stazione Leopolda non è stata riaperta al traffico metropolitano?»<BR>«Inutile la nuova strada che dovrà collegare via Pistoiese con Porta a Prato»

Come mai la linea ferroviaria che arriva alla stazione Leopolda non è stata riaperta al traffico metropolitano, così come prevedeva un ordine del giorno approvato lo scorso anno? E’ quanto chiede di sapere il capogruppo dei Verdi Alessio Papini. «Il tratto di ferrovia che parte dalla stazione di San Donnino e arriva, parallelamente alle Cascine, alla stazione Leopolda - sottolinea inoltre il capogruppo dei Verdi in una interpellanza - ha tutte le caratteristiche per divenire un sistema di mobilità alternativa su ferro.

Questa linea passerebbe nelle vicinanze sia della scuola di Agraria che della Manifattura Tabacchi venendo incontro a quelle che sono le esigenze della cittadinanza».
«Saranno soldi buttati via quelli spesi per costruire la nuova strada che dovrà collegare via Pistoiese con Porta a Prato». Lo hanno dichiarato Gabriele Beconcini (Vicepresidente commissione urbanistica) e Valerio Abbate (Vicepresidente commissione bilancio). «Questo progetto - hanno aggiunto i due consiglieri - è la conseguenza della dissennata scelta della tranvia che, come era prevedibile, ha penalizzato e penalizzerà i fiorentini».

«Questa inutile strada - hanno proseguito Beconcini e Abbate - costerà alla collettività 15 milioni di euro, circa 30 miliardi di lire ma invece di far diminuire l’inquinamento e migliorare le condizioni di vita dei residenti farà l’esatto contrario. Il nuovo progetto della viabilità non tiene assolutamente conto del rispetto della quiete dei residenti e non tutela la loro salute». «Ci impegneremo - hanno concluso - perché venga realizzato un monitoraggio del flusso automobilistico previsto e di quello attuale nell’area interessata e proveniente dai Comuni di Sesto Fiorentino, Prato, e dall’uscita autostradale.

Chiederemo inoltre all’amministrazione di rivedere i propri progetti e variare la previsione del piano regolatore che prevede questo nuovo tratto stradale».

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