I saldi nelle principali città toscane dal 21 gennaio al 16 marzo, ma i Comuni possono definire periodi diversi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 gennaio 2002 21:40
I saldi nelle principali città toscane dal 21 gennaio al 16 marzo, ma i Comuni possono definire periodi diversi

I saldi a Firenze partiranno lunedì 14 gennaio. Lo comunica l’assessore allo sviluppo economico Francesco Colonna, precisando che le “vendite di fine stagione” (questo è il nome esatto) potranno essere effettuate fino al 16 marzo, senza la necessità di preventiva comunicazione al Comune. Le merci dovranno essere messe in vendita con l’indicazione del prezzo normale, nel nuovo prezzo scontato o ribassato e dell’entità dello sconto, espresso in percentuale. Ma attenzione alle fregature.
"Il fatto che in diversi casi ci troveremo di fronte a cartellini dei prezzi con quattro indicazioni, due in lire e due in euro -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- non aiutera' certamente ad una scelta piu' serena e ragionata.

Lo abbiamo gia' sperimentato in questi primi giorni dell'anno con due indicazioni di prezzo, figuriamoci con quattro, e soprattutto con commercianti che non disdegnano di fare i furbetti, e cogliere qualunque occasione per ritoccare i prezzi al rialzo, specialmente quando fanno credere che un oggetto, proprio perche' in saldo, te lo stanno quasi regalando. La regola principale, che sovrintende al decalogo che segue, e' che le vendite a saldo sono vendite a tutti gli effetti identiche alle altre, l'unica differenza e' il prezzo piu' basso, che non comporta', pero', modifiche a quelle che sono le leggi e le norme del codice civile e penale, nonche' quelle degli specifici Comuni".
Il decalogo consiste in una serie di accorgimenti che possono aiutare, vista la frenesia che spesso attanaglia il consumatore desideroso di "fare l'affare", a non prendere la tradizionale fregatura:
* non lasciarsi ingannare da sconti che superano il 50% del costo iniziale.

Nessuno regala niente. Difficilmente un commerciante ha ricarichi superiori al 50% a meno che non si tratti di un artigiano che produca da se' e che nella determinazione del prezzo ha margini e logiche piu' ampie;
* ricordarsi che prezzi tipo "49,90" euro vuole dire "50,00" e non "49,00", anche se il prezzo indicato induce a pensare piu' a 40,00 che a 50,00;
* non fermarsi al primo negozio che pratica sconti, ma farsi un giro e confrontare i prezzi esposti e la qualita' della merce di riferimento;
* guardare le etichette che riportano la composizione dei tessuti: i prodotti naturali costano di piu', quelli sintetici meno.

La percentuale di composizione puo' variare notevolmente e incidere sul costo finale;
* i capi d'abbigliamento riportano l'etichetta con le modalita' di lavaggio e conviene sempre chiedere conferma al commerciante di cio' che e' indicato: la sua esperienza puo' servire a prevenire spiacevoli sorprese dopo che si e' portato il capo d'abbigliamento in lavanderia;
* siate pignoli. Di un capo verificate se e' di pura lana vergine o di lana. La seconda lana puo' essere riciclata, la prima no.

Di un capo di cotone chiederne la provenienza: i prodotti provenienti dai Paesi asiatici possono essere trattati con pesticidi o antimuffe che al contatto con la pelle possono provocare allergie;
* diffidare dei negozi che espongono cartelli tipo "la merce venduta non si cambia": esistono regole precise del commercio che impongono il cambio della merce non corrispondente a quanto propagandato o perche' difettosa. Il fatto di essere in saldo, non significa che queste regole non siano valide;
* sarebbe opportuno fare un giro per i negozi prima dell'avvio dei saldi e individuare i prodotti che potrebbero interessare, segnando i prezzi a cui vengono venduti, per poi verificare che nel periodo dei saldi il prezzo sia realmente calato;
* diffidare dei capi d'abbigliamento disponibili in tutte le taglie e/o colori: e' molto probabile che non sia merce a saldo, ma immessa sul mercato solo per l'occasione e quindi con un finto prezzo scontato;
* le forme di pagamento non differiscono da quelle abituali, perche' siamo in presenza di transazioni commerciali e il prezzo di acquisto non modifica le regole.

Quindi diffidate da chi vi impone il pagamento in contanti perche' si puo' pagare con la carta di credito o il bancomat.
Insomma occhio agli acquisti, conservare lo scontrino e annotare i negozi vantaggiosi per i prossimi saldi.

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