Targhe alterne: si replica il 9 e 10 gennaio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 gennaio 2002 07:35
Targhe alterne: si replica il 9 e 10 gennaio

Le targhe alterne continuano anche la prossima settimana. L’annuncio l’ha fatto ieri il vicesindaco Graziano Cioni durante l’incontro fissato con le categorie economiche proprio per valutare gli effetti del provvedimento. Erano presenti per la Confesercenti Valerio Brogelli e Valentino Adami, per la Cna Marco Becattini e Giuseppe Failla e per la Confcommercio Massimo Fibbi e Riccardo Roselli. “Il sindaco Leonardo Domenici nei giorni scorsi aveva dato l’input per proseguire con le targhe alterne e quindi stiamo preparando l’ordinanza per il 9 e il 10 gennaio - spiega il vicesindaco Cioni -.

Nel frattempo martedì la giunta valuterà come e per quanto andare avanti con il provvedimento che, comunque, è una misura congiunturale e come tale deve essere necessariamente limitata nel tempo”. Nell’occasione il vicesindaco Cioni ha consegnato alle categorie economiche alcuni dati sugli effetti del provvedimento. Dati da cui emerge una riduzione media delle auto in circolazione compresa tra il 10 e il 14 per cento. “L’esperimento ha evidenziato due elementi importanti di cui dobbiamo tener conto - spiega il vicesindaco Cioni -: prima di tutto che basta il 10 per cento di auto in meno sulle strade per trasformare una città paralizzata in una in cui si circola.

In secondo luogo emerge una riduzione percentualmente analoga delle concentrazioni di ossido di carbonio e di benzene nelle ore in cui è in vigore il provvedimento. Una riduzione degli inquinanti che si mantiene anche sull’intera giornata”. Confesercenti ha evidenziato la necessità di una soluzione globale per il problema del traffico ribadendo che le targhe alterne non possono diventare un provvedimento strutturale. Sulla stessa linea anche la Cna che ribadisce i benefici segnalati dalle aziende per la maggiore scorrevolezza del traffico e conferma la propria disponibilità a lavorare insieme all’amministrazione su proposte concrete in materia di trasporto alternativo e di mobilità.

Confcommercio conferma la posizione critica sulle targhe alterne. Scendendo nel dettaglio dei dati, i passaggi sono stati misurati in otto postazioni localizzate in posizioni significative per la circolazione in città. In particolare nella direttrice viale Lavagnini-piazza Libertà, tra via del Ponte Rosso e piazza della Libertà, tra via del Ponte Rosso e via Bolognese, tra viale Matteotti e piazza della Libertà, tra viale Matteotti e piazza Donatello, tra piazza Beccaria e piazza della Libertà, sulla direttrice viale Redi-centro e su quella Lungarno Vespucci-centro.

Il primo confronto eseguito dai tecnici riguarda il giorno del provvedimento e il mercoledì (o giovedì a seconda del caso) del novembre 2001. Da questo paragone emerge una riduzione del traffico che nelle ore centrali del blocco oscilla tra il 10 e il 12 per cento con punte del 14 per cento. Il secondo confronto riguarda invece il 2 gennaio 2002 e lo stesso giorno dell’anno prima: una giornata anomala dal punto di vista della circolazione sia per la chiusura delle scuole che per la vicinanza con le festività natalizie.

La riduzione dei veicoli si è comunque attestata sul 10,45 per cento. Il terzo raffronto è stato fatto tra i giorni di dicembre in cui era in vigore il provvedimento, ovvero 12 e 13, e quelli invece in cui era stato sospeso, ossia il 19 e 20. In questo caso si è registrato un incremento medio della circolazione intorno al 16 per cento con punte anche del 27 per cento.
«Su un tema così strategico per la città come la mobilità urbana, con un assessore di competenza che è anche Vicesindaco, sconcerta che all’indomani di una sperimentazione, componenti della giunta si sbizzarriscano in una serie di rilanci, resistenze e sconfessioni reciproche».

E’ quanto ha dichiarato il consigliere di Forza Italia Graziano Grazzini a proposito del provvedimento sulle targhe alterne. «Politicamente significativo - ha aggiunto Grazzini - anche che, nel caso dei due maggiori partiti di maggioranza, DS e PPI, i segretari politici smentiscano persino i loro capigruppo o assessori in giunta. Una vera e propria babele di linguaggi e intendimenti». «Il tutto - ha concluso il consigliere di Forza Italia - a prescindere dai risultati scientificamente consolidati sulla riduzione dell’inquinamento, da confronti con le categorie interessate, e dalla valutazione complessiva di opportunità del provvedimento considerando il rapporto tra risultati e disagi prodotti.

Tenuto conto che la vera alternativa sono gli interventi strutturali ci aspettano probabilmente ancora anni di chiacchiere e di proclami».

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