Checcucci (AN): «Soluzione in vista per le case dei profughi giuliano-dalmati»

Redazione Nove da Firenze
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16 novembre 2001 22:45
Checcucci (AN): «Soluzione in vista per le case dei profughi giuliano-dalmati»

«La nostra battaglia per difendere i legittimi interessi dei profughi giuliano-dalmati e degli esuli di via Nicolò da Tolentino sembra essere vicina ad una soluzione». Il giudizio è della consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci che ieri sera, insieme al sottosegretario alle finanze con delega al demanio Manlio Contento, gli onorevoli Riccardo Migliori e Marco Cellai, ha incontrato un centinaio di profughi istriani. «Questi appartamenti - ha spiegato la Checcucci - sono stati costruiti con finanziamenti speciali ed assegnati nel 1952 agli esuli dai territori della Venezia Giulia, ai profughi della Grecia ed ai rimpatriati delle ex colonie».

Secondo la consigliera di AN «gli allora assegnatari degli immobili avrebbero già da tempo dovuto essere legittimi proprietari delle abitazioni per le quali, come previsto e consentito loro da una legge dello Stato, hanno già pagato il prezzo». «Tuttavia - ha ricordato la Checcucci - l’amministrazione comunale e l’Ater, che ha riscosso indebitamente un affitto da queste famiglie, stanno ostacolando la stipula definitiva dei contratti di compravendita che invece, grazie all’intervento del sottosegretario Contento e dopo anni di negligenza, il demanio di Firenze sta predisponendo».

«Il sottosegretario Contento - ha aggiunto l’esponente di centrodestra - è stato molto chiaro: una direttiva del Consiglio dei Ministri metterà la parola fine a questa vicenda sconcertante e sarà chiarito una volta per tutte che il demanio metterà in vendita questi appartamenti. Come ha puntualizzato l’onorevole Contento c’è da augurarsi che questo atteggiamento del Comune e dell’Ater sia dovuto soltanto ad una poco chiara interpretazione delle leggi perché, contrariamente, si aprirebbe un problema anche nei confronti delle istituzioni statali.

Se dopo l’emanazione di questa direttiva ci saranno ancora dei problemi il sottosegretario ha confermato che ricorrerà a poteri ispettivi o, addirittura, invierà al demanio di Firenze un commissario».

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