Per il mare toscano ecco i dati sulla balneazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 ottobre 2001 08:12
Per il mare toscano ecco i dati sulla balneazione

FIRENZE- Il mare toscano non è mai stato così pulito. E’ questo, in estrema sintesi, quanto si ricava dai dati sul controllo della qualità delle acque marine che la Regione Toscana è in grado di fornire già adesso, con diversi mesi di anticipo sulla pubblicazione del Rapporto ministeriale.
La Regione sta già lavorando per migliorare ancora le qualità delle nostre acque marine, con un progetto complessivo che nella prossima stagione farà registrare importanti passaggi, con l’istituzione di un osservatorio regionale sull’inquinamento marino da scarichi che potrà avvalersi anche di una sua imbarcazione nonché di tecnologie particolarmente innovative.
Il decreto ministeriale 470/1982, ricordiamo, riconosce alle Regioni un ruolo centrale nella gestione del controllo delle qualità delle acque destinate alla balneazione, attribuendo ad esse, tra l’altro, l’individuazione, sulla base delle analisi, delle zone idonee o non idonee alla balneazione; la determinazione dei punti di campionamento, di norma ogni due chilometri, “salvo opportuna riduzione nelle zone ad alta densità di popolazione”; la facoltà di richiedere al ministero della Sanità le deroghe ai limiti imposti ad alcuni parametri.

La normativa considera prevalentemente l’aspetto sanitario della questione. Di conseguenza gli 11 parametri da ricercare nelle acque sottoposte ad analisi sono così suddivisi: 4 parametri di natura microbiologica (coli totali, coli fecali, streptococchi, salmonella), 4 parametri di natura chimica (oli minerali, tensioattivi, fenoli, ossigeno disciolto), 3 parametri di natura fisica (ph, colorazione, trasparenza).
I prelievi sono eseguiti ogni 15 giorni nel periodo compreso fra il primo aprile e il 30 settembre.

Ciascun punto di campionamento risulta idoneo alla balneazione se tutti i parametri ricercati sono conformi ai valori previsti dal 470/82; se anche un solo parametro risulta non conforme, il punto viene sottoposto a 5 campionamenti suppletivi e, in caso di ulteriore non conformità di almeno 2 di essi, viene emessa l’ordinanza di temporanea non idoneità. All’inizio di ogni nuova stagione balneare, ciascun punto di campionamento risulta idoneo alla balneazione quando le analisi effettuate durante l’anno precedente hanno evidenziato la conformità dei parametri batteriologici per l’80 per cento dei campioni prelevati e dei parametri chimici e fisici per il 90 per cento dei campioni prelevati.
Sulla base di questa normativa durante la stagione balneare 2001 i 633 chilometri della costa toscana sono stati sottoposti a periodico controllo attraverso l’individuazione di 366 punti di rilevazione.

Un numero di punti superiore a quanto richiesto dalla normativa nazionale, senza dimenticare che la costa toscana presenta molte zone inaccessibili per varie ragioni, per esempio numerosi tratti dell’Arcipelago Toscano, del promontorio dell’Argentario, del Parco dell’Uccellina. I controlli hanno riguardato anche due punti di balneazione interna, uno sul laghetto Calidario a Campiglia Marittima e uno sul lago dell’Accesa a Massa Marittima. Dalla prossima stagione saranno controllati anche il lago di Bilancino a Barberino di Mugello e i laghetti dei Renai a Signa.

Va ricordato che i criteri per la scelta dei punti di campionamento, rivisti ogni anno dalla Regione in stretta collaborazione dei tecnici dei dipartimenti Arpat, sono sostanzialmente la densità di popolazione balneare, la presenza di strutture adibite alla balneazione, l’accessibilità dei luoghi da terra, le consuetudini balneari della popolazione, le fonti di possibile inquinamento da mare e da terra.
Per quanto riguarda i divieti permanenti l’opera di sensibilizzazione della Regione Toscana nei confronti delle amministrazioni locali sta cominciando a dare i primi frutti tanto che all’inizio della stagione 2001 sono stati rimossi ben tre divieti permanenti di balneazione (le foci del fosso della Madonna a Bibbona, del fosso Nuovo a Cecina, del canale Ansedonia a Orbetello).
A partire dal 1995 l’isola di Gorgona è stata dichiarata permanentemente non balneabile perché sede di colonia penale, mentre Montecristo e Pianosa sono permanentemente non balneabili perché dichiarate riserve naturalistiche integrali ad eccezione di Cala Giovanna a Pianosa, autorizzata alla balneazione con decreto del Presidente del Parco dell’Arcipelago Toscano e quindi sottoposta a regolari controlli.
L’elaborazione dei risultati consente di affermare che, nonostante le condizioni atmosferiche primaverili non siano state particolarmente favorevoli, la stagione balneare 2001 è stata la migliore tra quelle fino ad oggi oggetto di “osservazione”.
Infatti ben 362 punti su 368 presentano le condizioni per essere dichiarati balneabili per la prossima stagione.

Si tratta del 98,37 per cento dei punti controllati. Due province (Pisa e Grosseto) hanno fatto registrare il 100 per cento di idoneità alla balneazione per il secondo anno consecutivo.
E’ un risultato di grande significato, ma che la Regione Toscana intende ulteriormente consolidare e migliorare. In particolare, l’impegno per la protezione e la prevenzione dell’inquinamento marino prevede, grazie anche ad un cofinanziamento del ministero dell’Ambiente, la prossima attivazione di un osservatorio regionale di controllo e prevenzione dell’inquinamento marino da scarichi di idrocarburi, civili e industriali.

Funzionerà in accordo con la Protezione civile, avvalendosi delle strutture e delle competenze professionali dell’Arpat e del Lamma.
L’obiettivo è quello di attivare una struttura in grado di segnalare al Servizio Difesa Mare i fenomeni di inquinamento marino di vario genere, individuando gli sversamenti in mare.
Tutto questo, fin dalla prossima stagione, potrà contare anche sull’impiego di un battello attrezzato dalla Regione Toscana, con funzioni di controllo nelle zone marine antistante la costa continentale e le isole dell’Arcipelago toscano.

Potrà avvalersi anche di metodi di telerilevamento particolarmente avanzate, con l’utilizzo dei dati rilevati dal satellite Landsat o prodotti nell’ambito del progetto Ramses per il monitoraggio degli sversamenti di petrolio in mare.

In evidenza