Il 'Punto Giovani' diventa luogo di coordinamento per gli adolescenti e i minori in difficoltà

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 Agosto 2001 12:01
Il 'Punto Giovani' diventa luogo di coordinamento per gli adolescenti e i minori in difficoltà

Sarà il ‘Punto Giovani’ dell’assessorato alla pubblica istruzione del Comune di Firenze il luogo di raccordo delle iniziative rivolte alle fasce minorili e giovanili, anche in situazioni di disagio psico-sociale o che siano già entrate in contatto con l’area penale. E’ quanto prevede un protocollo d’intesa firmato dal Comune di Firenze, dal Ministero di Grazia e Giustizia, dalla Regione Toscana, dalla provincia di Firenze, dalla Asl e dall’Istituto degli Innocenti. L’obiettivo è quello di promuovere e confermare azioni che, basandosi sull’integrazione delle rispettive competenze di ogni Ente, risorse umane e finanziarie, consentano di fornire adeguate risposte ai problemi e ai bisogni di questi adolescenti e minori.

La gestione del servizio è affidata al Comune, attraverso il Punto Giovani di Via della Colonna, che si potrà avvalere di personale messo a disposizione dal Ministero della Giustizia e dei locali dell’Istituto degli Innocenti. ‘’Quest’esperienza è particolarmente significativa nella nostra realtà – ha spiegato l’assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri - perché proprio sul disagio minorile si è creato un significativo coordinamento fra le istituzioni, con una serie di interventi che non agiscono solo sul recupero ma danno prospettive di formazione e di integrazione per i tanti minori stranieri che arrivano nelle nostra città.

Un’attenzione particolare in questi ultimi mesi è stata data poi a progetti che riguardano il ruolo della scuola con la creazione di educatori di strada che intervengono direttamente nelle scuole, con punti di ascolto e con ricerche/intervento svolte direttamente da altri ragazzi e che proprio per questo hanno un più immediato impatto sui giovani destinatari’’. Il servizio sarà integrato anche con gli organismi provinciali e regionali che si occupano di osservatorio sociale e politiche giovanili.

Inoltre, per assicurare la necessaria collaborazione di livello scientifico per attività di ricerca, potranno essere stipulate apposite convenzioni con l’Università. In effetti alcune di queste attività erano già state attuate negli ultimi due anni grazie ad una serie di progetti, anche europei, che hanno visto impegnati molti minori che hanno avuto problemi con la giustizia. Si tratta, per lo più, di giovani e adolescenti stranieri, che hanno partecipato a corsi di formazione in diversi settori.

Molti di loro sono riusciti a tornare nei propri paesi di origine con un’importante esperienza formativa che aprirà strade diverse da quelle imboccate spesso in momenti di gravi difficoltà psicologica.

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