Checcucci e Pieri scrivono al ministro dell'ambiente

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 luglio 2001 16:55
Checcucci e Pieri scrivono al ministro dell'ambiente

Una lettera al Ministro dell’Ambiente Altero Matteoli ed al Sottosegretario Roberto Tortoli per sollecitare un’indagine sulla raccolta differenziata dei rifiuti è stata inviata dal consigliere di Forza Italia Massimo Pieri e dalla consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci . «C’è il rischio - hanno spiegato i due consiglieri - che la raccolta differenziata dei rifiuti finisca tutta nelle discariche». «Gli obiettivi di questa raccolta, così come sono stati esposti nel piano provinciale, sono troppo ambiziosi.

Secondo questo piano e secondo i propositi dell’amministrazione comunale la raccolta differenziata sarà portata al 45%, puntando sul compost di qualità con la conseguente previsione di tre nuovi impianti di compostaggio per una spesa di 15 miliardi di lire. A parte la localizzazione degli impianti, che viene fatta senza criterio, ciò avrebbe un senso se a fronte del compost raccolto vi fosse un mercato di riferimento». «Gli studi scientifici - hanno sottolineato i due consiglieri di centrodestra - indicano che per una corretta, economica ed ecologica gestione del rifiuto, il riciclaggio non deve superare il 18% mentre almeno il 50% deve essere termovalorizzato.

Ma le amministrazioni preferiscono fare a meno delle scienza ed usando invece la fantasia, credendo che si possa imporre al mercato qualcosa che, come dimostrato, mercato non ha. La conseguenza sarà che si produrrà un rifiuto con un trattamento più sofisticato, quindi molto più costoso, senza avere un riscontro di mercato e che facilmente finirà poi nelle discariche». «Prima di pensare ad ogni ipotesi di fusione tra le due aziende che operano nel settore, Safi e Quadrifoglio - hanno aggiunto Pieri e la Checcucci - sarebbe necessario procedere prima ad una riorganizzazione aziendale del consorzio Quadrifoglio partendo anzitutto da una diversa ripartizione fra impiegati ed operai: su 825 dipendenti ci sono 140 impiegato più la direzione con un rapporto impiegati/operai di uno a quattro.

«In secondo luogo - hanno concluso - bisogna pensare subito all’ingresso di un privato industriale che possa portare all’azienda quella managerialità di cui è carente. Il massiccio impiego di cooperative sociali non ha dato un buon esito del servizio di raccolta rifiuti ed il contribuente ha pagato due volte, la cooperativa ed i dipendenti di Quadrifoglio. L’ingresso del soggetto privato per noi è funzionale ad una rivitalizzazione dell’azienda che, invece di essere sfibrata dalle troppe esternalizzazioni, potrà diventare un punto di riferimento nel nuovo ciclo di smaltimento e non solo un “carrozzone in perdita”».(mr)

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