Si è concluso “Gong”, il corso per la formazione delle donne cinesi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 luglio 2001 16:14
Si è concluso “Gong”, il corso per la formazione delle donne cinesi

Inserire le donne cinesi nell’imprenditoria, attivare un processo integrativo e di scambio di saperi fra le donne della comunità cinese, creare un registro di qualità in cui vengono inserite le donne che partecipano al corso. Questi alcuni degli obiettivi di “Gong”, il progetto di formazione di cui l’assessorato alla pubblica istruzione è proponente e partner principale insieme alla Fondazione diocesana che ne è il capofila. La serata conclusiva (il corso era cominciato il 12 giugno) si è svolta ieri sera al ristorante “Osir” in viale Spartaco Lavagnini dove erano presenti le allieve del corso (venti ), l’assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri il responsabile della Fondazione diocesana per il lavoro Don Giovanni Momigli, Laura Frati Gucci, responsabile dell’Aidda (associazione italiana donne dirigenti azienda e alcuni membri della Base di San Lorenzo e dell’associazione di amicizia dei cinesi a Firenze.

“Gong” è nato come progetto europeo cofinanziato dal Fondo sociale europeo e prevede un intervento specifico, teso a migliorare la partecipazione di donne straniere (di etnia cinese) al mercato del lavoro, sia come sviluppo della carriera che come attività imprenditoriale. Alla cena era presente anche il console cinese Zhu Qi Gui che ha sottolineato la necessità “di una maggiore apertura della comunità cinese verso l’esterno”. “Questo corso, - ha sottolineato l’assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri- vuole non solo creare delle donne lavoratrici con funzioni di gestione che si impegnano nel consolidamento dell’impresa e nel rafforzamento, ma anche avviare un processo di integrazione fra le donne cinesi e la città”.

Varie le materie insegnate, dalle norme sul commercio , alla gestione aziendale, informatica, servizi bancari, informazioni sull’euro. Il corso, articolato in 180 ore, è stato tenuto da diversi docenti, presi dalle varie realtà fiorentine, sia dal mondo dell’imprenditoria, sia dal mondo istituzionale. E anche la metodologia didattica seguita aveva delle particolarità: “le lezioni, - ha detto Don Momigli- si basano sull’apprendimento attivo”, “non sono state fatte, - ha aggiunto Laura Frati Gucci- delle lezioni preordinate, ma le abbiamo sempre modellate a seconda delle esigenze che le alunne di volta in volta dimostravano”.

Gran parte del corso si è svolta presso la “Casa Emilia” a San Donnino.

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