Gli enti locali toscani si mobilitano per il G8

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 luglio 2001 23:55
Gli enti locali toscani si mobilitano per il G8

Ci sara' anche il gonfalone di Prato, insieme a quello della Regione Toscana, sabato prossimo a Genova per la manifestazione indetta dalle associazioni che aderiscono al Genoa social forum.
A San Rossore per il forum ''From Global to Glocial'', il presidente della regione Toscana, Claudio Martini dice: "In otto non possono decidere per tutti: e' una questione di democrazia e di giustizia e anche di modernita".
Una ventina di giovani del centro antagonista ''Newroz'' di Pisa, hanno inscenato comunque una manifestazione di protesta davanti al padiglione che ospita il meeting ''From Global to Glocial"
Il Consiglio comunale di Campiglia ha approvato un documento antiglobalizzazione All'Unanimità, ma dalla sala sono usciti i consiglieri del Polo di Centro Destra.

Il sindaco Silvia Velo ha sottolineato l'assenza dei consiglieri e il fatto che comunque nulla era tolto alla validità della posizione che il Comune ha preso. Nel documento si afferma in estrema sintesi che sul tavolo del G8 devono essere ben posti all'attenzione i problemi più grandi del pianeta e l'avvio di un dialogo tra chi è contrario alla globalizzazione e chi rappresenta i paesi industrializzati. E' necessario invertire l'attuale modello di sviluppo ed è urgente " un difficile, ma necessario, processo riorganizzativo mondiale sia da un punto di vista economico e della produzione, sia da un punto di vista della distribuzione e della salvaguardia delle risorse.

Il futuro del nostro pianeta non può prescindere da questa grande sfida" si afferma nel documento approvato.
"L'Anci, l'associazione nazionale dei Comuni - ha detto il sindaco - e la Regione Toscana, hanno chiesto di contare in questo confronto in quanto sono le istituzioni più vicine ai cittadini, quelle che più hanno il polso della situazione, della vita quotidiana". Il capogruppo del Forum Giancarlo Vallesi ha detto che l'invio ideale del gonfalone del Comune al G8 vuole essere un messaggio di partecipazione alla discussione sui problemi che investono tutta l'umanità.

L'adesione del Comune al movimento antiglobalizzazione è, insomma, un modo per responsabilizzare chi è al tavolo della discussione sul fatto che, questo pianeta e le sue risorse, sono patrimonio dell'umanità intera, e non proprietà di una esigua minoranza di persone che accumulano sempre maggiori ricchezze a scapito della maggioranza della popolazione mondiale.
Ecco il testo del documento:
"Il Consiglio Comunale di Campiglia Marittima, a seguito del dibattito pubblico che si è sviluppato sui temi della globalizzazione in occasione del prossimo vertice del G8 di Genova, approva il seguente documento quale contributo alla discussione in atto.
Nonostante il grande risalto che i mass media stanno dando all'evento del 20-22 luglio in programma a Genova, la sensazione è che, alla maggior parte dell'opinione pubblica, sfuggano i punti di discordia delle due parti, il G8 appunto e il popolo dell'antiglobalizzazione.

Da una parte si tende a demonizzare i contestatori della globalizzazione, indicandoli come sovvertitori del sistema pronti a seguire le gesta di una esigua parte realmente violenta; dall'altra si corre il rischio di partecipare superficialmente ad un fenomeno (quello appunto del popolo di Seattle) prescindendo dai reali propositi che animano migliaia di persone in tutto il mondo.
Il G8 è un organismo che sin dalla sua nascita si è dovuto confrontare con le grandi problematiche insite nel nostro sistema capitalistico: divario tra Paesi ricchi e Paesi poveri del mondo, destino ambientale del nostro pianeta, debito pubblico dei Paesi del Terzo Mondo e quant'altro; tutto questo, però, sotto la condizione "necessaria" di una sempre maggiore espansione della liberalizzazione e globalizzazione dei Mercati, vista come unico strumento per garantire la crescita "illimitata" della produzione, della produttività, dei consumi e, di conseguenza, del profitto.
I gravi problemi ambientali, le attuali condizioni di vita nei Paesi del Terzo Mondo, la disoccupazione dei Paesi industrializzati e tutto quanto è, oggi, davanti ai nostri occhi, lascia intendere che, dal 1975 ad oggi, i problemi con cui si è dovuto confrontare il G8 non hanno avuto quella evoluzione in positivo, auspicata.
E' questa forte contraddizione tra obiettivi (presunti) e strumenti utilizzati che è stata colta dal Popolo di Seattle.

Sostanzialmente, infatti, la prima recriminazione avanzata dai contestatori della globalizzazione è stata quella di rivendicare la supremazia della politica e delle istanze sociali nei confronti della dittatura dei grandi interessi economici che, di fatto, fanno da substrato a qualsiasi scelta politica e sociale ( lo stesso G8 si autodefinisce come piattaforma mondiale su cui operano tutti gli altri organismi internazionali). Ciò detto è chiaro che, preso atto dell'abissale distanza ideologica tra le due posizioni, il primo passo sia proprio quello di smettere i panni dell'ipocrisia e cercare di instaurare un vero dialogo tra le due parti ( il popolo di Seattle conta, dal 1998 ad oggi, centinaia di migliaia di persone che rappresentano ormai una coscienza civile che non si può non prendere in considerazione).

Dialogo che rappresenti il primo passo per un difficile, ma necessario, processo riorganizzativo mondiale sia da un punto di vista economico e della produzione, sia da un punto di vista della distribuzione e della salvaguardia delle risorse. Il futuro del nostro pianeta non può prescindere da questa grande sfida.
Il Consiglio Comunale di Campiglia Marittima esprime sostegno ai movimenti antiglobalizzazione ed al Presidente della regione Martini, inviando idealmente il proprio gonfalone alla manifestazione anti G8".

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