Permessi di soggiorno ai Rom sgombrati dalle Draghe: il sindaco scrive al ministro degli Interni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 giugno 2001 00:50
Permessi di soggiorno ai Rom sgombrati dalle Draghe: il sindaco scrive al ministro degli Interni

Il sindaco di Firenze Leonardo Domenici ha scritto al ministro degli Interni, per invitarlo a riconsiderare la posizione di alcuni rom kosovari e albanesi, da anni radicati nella nostra città, che non hanno ottenuto lo status di rifugiato politico dopo l’operazione umanitaria all’area delle Draghe, effettuata nel novembre scorso. Dopo aver ricordato gli obiettivi di quell’intervento (in cui venne sgomberato un accampamento di fortuna in un’area di esondazione dell’Arno, dove 146 persone vivevano in inaccettabili condizioni igieniche) il sindaco chiede al ministero di verificare “se esiste la possibilità, nel quadro delle leggi vigenti, di considerare ‘storicizzati’ i nuclei familiari che da molto tempo vivono sul nostro territorio e, pertanto, di consentire alle autorità preposte di rilasciare loro il permesso di soggiorno”.

“In questo modo – continua la lettera – oltre a risolvere situazioni con risvolti umani particolarmente delicati, si andrebbe sicuramente incontro alle aspettative delle associazioni con le quali la pubblica amministrazione normalmente collabora e concerta progetti, aiuti e iniziative rivolte alla popolazione immigrata”. Dopo lo sgombero di novembre, come ricorda l’assessore all’Immigrazione Maria Monciatti, è cominciata l’analisi delle situazioni di ciascuna delle 146 persone sgomberate (circa la metà delle quali bambini): situazioni in realtà molto diverse fra loro, anche con nuclei familiari i cui componenti risultavano privi di qualsiasi documentazione.

“Questo lavoro di analisi – spiega Marzia Monciatti – è stato svolto dagli uffici comunali insieme alle associazioni del volontariato laico e cattolico, che da tempo erano in contatto con le famiglie Rom. Sono stati predisposti i curricula delle singole persone e di tutti i nuclei familiari, e poi ogni singola posizione è stata esaminata dai funzionari del ministero”. Rispetto alla richiesta dello status di rifugiato politico, gli esiti sono stati positivi per alcuni, negativi per altri.

“Ma crediamo che alcune posizioni siano da verificare – aggiunge l’assessore – in quanto si tratta di persone che vivono ormai da anni a Firenze, con figli che frequentano regolarmente la scuola”. Da qui la decisione del sindaco di scrivere al ministro, per verificare la possibilità di rilasciare, se e dove possibile, un eventuale permesso di soggiorno. “Per informarlo di questa iniziativa – conclude Marzia Monciatti – la lettera è stata inviata anche al prefetto di Firenze Achille Serra, che fra l’altro condusse in prima persona l’operazione di accoglienza dei profughi kosovari in Italia, durante la guerra nell’ex Yugoslavia”.

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