Il Piano generale di sviluppo pratese sarà realizzato con il contributo scientifico del Pin

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 aprile 2001 15:13
Il Piano generale di sviluppo pratese sarà realizzato con il contributo scientifico del Pin

Il Piano generale di sviluppo della Provincia, dove viene stabilita la strategia di programmazione dell’ente a breve e lungo termine, sarà realizzato con il contributo scientifico del Pin. La Provincia ha stabilito un’intesa con l’università e sottoscriverà una convenzione specifica per la collaborazione scientifica e la stesura del piano. Intanto ieri pomeriggio il consiglio provinciale ha dato il via libera al documento contenente gli indirizzi generali del piano. La delibera – illustrata dall’assessore alle Politiche economiche, Fabio Giovagnoli e dal presidente Mannocci – è stata approvata a maggioranza.

A favore hanno votato i consiglieri Ds, Democratici e Ppi. Voto contrario hanno espresso i gruppi di An, Ccd e Forza Italia. Il Piano generale di sviluppo definirà – sul presupposto dei principi guida del federalismo e della sussidiarietà - le strategie di programmazione e coordinamento dell’ente sia in relazione al sistema degli enti locali del territorio che alle politiche sociali, del lavoro, di incentivazioni e concertazione dello sviluppo economico e per uno sviluppo diversificato, delle politiche di relazione con il sistema comunitario.

La strategia sarà quindi definita guardando alla Provincia nel sistema delle autonomie, alla programmazione economico finanziaria e all’investimento pubblico, al distretto e all’innovazione economica, al lavoro e alle relazioni sociali, alla cultura e al turismo, alle politiche ambientali e territoriali e allo sviluppo sostenibile. Nella redazione del Pgs – si sottolinea nel documento di indirizzi – sarà garantito il più ampio coinvolgimento di tutte le componenti sociali in un processo di concertazione ampio.

Due le scadenze già fissate per la redazione del piano il prossimo giugno e il febbraio 2002. Il capogruppo del Ccd, Mencattini, ha sostenuto la necessità di organizzare – nella definizione del piano – alcune conferenze di programmazione per zone della Provincia coinvolgendo le realtà direttamente interessate è ha sottolineato come il Pgs avrebbe dovuto essere redatto in stretta relazione con il Ptc. Gino Benvenuti, per Rifondazione, ha ritenuto insufficiente il riferimento al federalismo e alla sussidiarietà.

A questo proposito ha contestato la “sussidiarietà orizzontale” che mette sullo stesso piano soggetti pubblici e privati e dove l’impresa svolge un ruolo di condizionamento. Per Stefano Ciuoffo del Ppi il piano – parallelo al Ptc – costituisce uno strumento per verificare l’operato dell’ente e per valutarne la ricaduta con azioni mirate sul territorio. Lucia Nencioni, capogruppo di FI, ha sostenuto che gli indirizzi del Piano sono generici, riducendosi all’elencazione di cose da fare, e ha lamentato al mancanza di qualsiasi riferimento al Pianto dei trasporti.

Secondo Renzo Baroncelli dei Ds il documento di indirizzi incide in “maniera forte” sulle politiche di programmazione della Provincia e contiene indicazioni precise su come l’ente intende muoversi. “Perplessità forti” sono state avanzate da Gianni Cenni di An che ha lamentato mancanza di chiarezza sui contenuti e sulle linee di attuazione. Paola Baldini per i Ds ha affermato che il lavoro di redazione del Pgs, che afferma una visione della Provincia fortemente radicata nel territorio, vedrà necessariamente il coinvolgimento della commissione competente e del consiglio.

Stefano Orlandini, capogruppo di An, ha affermato di vedere il documento in chiave elettorale per una giunta che non si è presentata puntuale ad appuntamenti importanti come il Ptc e il Piano dei rifiuti e ha contestato il contenuto scarso e la mancanza di concretezza del documento. Il capogruppo dei Ds, Alessandro Baldi, ha sostenuto che il documento di indirizzi costituisce una cornice non generica per il lavoro di redazione ed è aperto al contributo di maggioranza e minoranza, oltre che delle forze economiche e sociali .

Gianfranco Fiaschi di FI ha affermato di non essere disponibile a “dare patenti” prima di aver visto i contenuti del piano. Secondo Paolo Ciolini dei Democratici è fondamentale, per la Provincia, l’impegno per la programmazione e il ruolo del consiglio nella determinazione degli indirizzi del Pgs.

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