Il sindaco Domenici ricorda Lando Conti in Palazzo Vecchio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 febbraio 2001 18:06
Il sindaco Domenici ricorda Lando Conti in Palazzo Vecchio

“E’ con piacere e commozione che apro questo incontro in commemorazione di Lando Conti, nel giorno del quindicesimo anniversario della sua morte”. Con queste parole il sindaco Leonardo Domenici ha dato inizio alla cerimonia nel Salone di Cinquecento in Palazzo Vecchio, dove si è ricordato l’ex primo cittadino ucciso dalle Brigate Rosse il 10 febbraio 1996. “Un appuntamento importante e significativo – ha detto Domenici – che segue ad altro a cui ho potuto presenziare pochi mesi fa, il giorno in cui abbiamo dedicato una strada a Lando Conti: un largo poco lontano dal luogo in cui venne assassinato”.

“Ho conosciuto e apprezzato Lando Conti – ha proseguito il sindaco – Le sue doti, le sue qualità morali, la sua sensibilità politica. Lando impersonava il tramite tra il mondo della politica e delle istituzioni da un lato, e quello della società civile dall’altro. E oggi, rileggendo i suoi discorsi e i suoi interventi, ho ritrovato temi che ho sentito come miei. Ho trovato una grande sensibilità precorritrice. Sollecitare Firenze a non sprecare le occasioni per litigiosità strumentali; guardare con fiducia ai progetti che porteranno grandi cambiamenti, nell’interesse della città; non cullarsi nelle vestigia del passato, ma viverlo come grande patrimonio da gestire; avere fiducia nelle proprie potenzialità.

Ecco quanto diceva Lando Conti, ed ecco quanto io oggi sottoscrivo”. Dopo aver ringraziato la moglie e i figli di Conti per la collaborazione, il sindaco ha ribadito il piacere per la partecipazione al ricordo di stamani. “Un ricordo – ha detto Domenici – a cui partecipano Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia; il direttore della Nazione Umberto Cecchi; lo storico Cosimo Ceccuti; l’onorevole Giorgio la Malfa. Li cito non solo per rispetto, ma per sgombrare il campo da alcune polemiche di questi giorni, suscitate da un invito in cui non erano indicate le loro qualifiche: qualcuno ha voluto dedurre che dietro a questo ci fosse chissà quale recondita razio.

Quindi ho deciso di specificare io stesso i titoli dei relatori di stamani, che ringrazio”.

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